Sono 17641 le imprese estere attive in Italia, in crescita dell’11,8 per cento rispetto al 2019. La maggior parte di queste imprese ha sede nell'Unione Europea, nel Nord America e in altri paesi europei, con Stati Uniti, Francia e Germania che contribuiscono per oltre la metà del valore aggiunto complessivo.
Nel periodo 2014-2022 gli investimenti in Italia hanno registrato un incremento notevole, contribuendo al processo di accumulazione di capitale del Paese. Nel 2022, le grandi imprese, sia estere sia italiane, hanno effettuato circa un decimo degli investimenti complessivi dell'industria e il 6 per cento del settore dei servizi.
Si tratta inoltre di imprese che rivestono un ruolo fondamentale nelle esportazioni italiane. Rappresentano infatti oltre il 34 per cento del totale, contribuendo alla crescita dell'export nel periodo 2015-2021.
Le imprese italiane a capitale estero sono principalmente concentrate nel settore dei servizi (12.574) rappresentando il 71,3 per cento. Ma hanno una presenza significativa nell'industria con il 28,7 per cento (5.067 imprese), e in particolare in quella automobilistica. Inoltre, la loro presenza nei settori ad alta tecnologia dell’industria e in quelli ad alta intensità di conoscenza nei servizi è superiore a quella delle altre tipologie di impresa. Coprono attività anche in settori strategici come farmaceutico, energetico, chimico, informatico e commerciale.
Le imprese estere dimostrano una forte propensione all'innovazione e all'adozione di tecnologie avanzate, con una significativa attività di ricerca e sviluppo, in cui nel 2021 hanno investito 5 miliardi di euro, +23,4 per cento rispetto all’anno precedente, e rappresentando quasi il 33% della spesa privata in ricerca e sviluppo. Inoltre, contribuiscono in modo rilevante alla domanda di brevetti, oltre il 12 per cento delle domande presentate.
È quanto emerge dal V Rapporto “Le imprese a controllo estero in Italia. Qualità, innovazione, investimenti, sostenibilità, internazionalizzazione: un’agenda per il futuro”, realizzato dall’Osservatorio Imprese Estere di Confindustria e Luiss, in collaborazione con ISTAT, Scuola IMT Alti Studi Lucca e ICE-Agenzia.