Coronavirus, crisi economica colpisce maggiormente giovani e precari

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I giovani e i lavoratori precari pagano più degli altri il prezzo della crisi economica causata dalla pandemia di covid 19. Secondo l'edizione di dicembre 2020 dell'analisi trimestrale sull'occupazione e gli sviluppi sociali, pubblicata dalla Commissione europea, l’emergenza sanitaria ed economica colpisce in particolare le fasce più giovani e i lavoratori meno pagati. Il documento redatto dalla Commissione europea, che analizza gli effetti della pandemia di coronavirus sull’occupazione e sui redditi, dice che i provvedimenti adottati dai Governi degli Stati europei per tamponare l’effetto dell’emergenza sanitaria sull’economia e sull’occupazione funzionano, ma non abbastanza da permettere una ripresa del lavoro e dei mercati. La relazione indica che negli ultimi mesi l'occupazione è calata meno del Pil, mentre la disoccupazione è rimasta stabile. Un labile segnale di rallentamento della crisi, ma che non risolve la pesante situazione e non permette previsioni ottimistiche: l'impatto della crisi sui giovani è molto grave e la disoccupazione potrebbe aumentare nei prossimi mesi. L’analisi rivela che la crisi da coronavirus ha causato una perdita di reddito da lavoro senza precedenti, con un impatto particolarmente duro per chi era già svantaggiato, come i giovani e i lavoratori con contratti a tempo determinato. Per mitigare la penalizzazione sproporzionata subita da queste categorie di lavoratori in seguito alla crisi, la Commissione europea ha studiato ulteriori interventi, come spiega il Commissario europeo per il Lavoro e i diritti sociali, Nicolas Schmit: «La Commissione ha mobilitato tutti i mezzi a sua disposizione per aiutare gli Stati membri, in particolare attraverso lo strumento Sure, che sostiene i regimi nazionali di riduzione dell'orario lavorativo. Inoltre la nuova garanzia per i giovani aiuterà questi ultimi a sviluppare competenze e acquisire esperienza lavorativa, in particolare nei settori pertinenti alle transizioni verde e digitale. Mettere i giovani al centro di queste transizioni sarà la nostra priorità durante la ripresa».

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Ricerca e innovazione
30/12/2020