Dopo un Natale in famiglia, adesso è la volta del Capodanno da passare magari fuori casa con amici. Tra le scelte più gradite negli ultimi anni ci sono i festeggiamenti in agriturismo. Un settore che continua a registrare un grande gradimento, tanto che in alcune strutture occorreva prenotare anche da oltre due mesi. Secondo una indagine condotta da Terranostra, l'associazione degli agriturismo di Campagna Amica - Coldiretti Sardegna, anche quest'anno c’è stato un boom di prenotazioni da diverse settimane e resta poco spazio per i last minute. Vincenti soprattutto i pacchetti offerti dalle strutture, che in moltissimi casi prevedono la cena del 31 dicembre con festeggiamenti annessi, più soggiorno, prima colazione e pranzo del primo giorno dell'anno. Una famiglia di tre persone in media spende 400 euro (da 80 a 120 euro se si sceglie solo il cenone dell'ultimo dell'anno). Attenzione anche ai menù proposti che comprendono piatti della tradizione. Immancabili capretto e agnello Igp, salumi e formaggi sardi, carciofi, olive, oltre al classico porcetto e ai primi piatti a base di culurgiones, lasagna, fregula e ravioli. Aggiornati ad hoc anche i menù per vegetariani e vegani.
Un gradimento nei confronti degli agriturismo rilevato anche da Cia Sardegna insieme a Turismo Verde Sardegna, la sua associazione per la promozione agrituristica, che annuncia il pienone per il cenone di San Silvestro nelle strutture iscritte. Ecco che l’agriturismo risponde a più di un bisogno, mettendo d’accordo la voglia di mangiare fuori, bene come a casa, appunto, secondo tradizione e facendo economia. Negli agriturismi - spiega Cia Sardegna - non si paga il coperto e per la cena di Capodanno si va, quest’anno, dai 40 ai 70 euro a menù. Soldi che i sardi spendono volentieri, per qualità, salubrità e genuinità garantita dei prodotti, rapporto consolidato con gli agricoltori e possibilità di abbinare degustazione di piatti tipici a esperienze all’aria aperta.