Brevetti, le imprese sarde restano distratte

Brevetti

Ancora mancano i dati relativi al 2024. Ma quelli dell’anno precedente dicono molto e la tendenza è difficile possa essere ribaltata. Nelle Camere di commercio della Sardegna sono stati appena sette i brevetti registrati nel 2023. E nel 2022 erano 12. Un calo quindi del 43.26 per cento, per un livello già abbastanza basso. In generale, in Italia le registrazioni dei brevetti sono cresciute di poco da 4.773 del 2022 a 4.780 del 2023 (quindi sei depositi in più), con numeri che però risultano piuttosto stabili. Nell’isola invece i numeri sono quasi irrilevanti. L’analisi è stata effettuata dall’Ufficio Studi di Confartigianato Sardegna sui dati UnionCamere-Infocamere 2023.

Nonostante siano disponibili fondi per la registrazione, quindi i costi sono quasi nulli, le imprese sarde confermano la tendenza a non ricorrere ai brevetti per le loro attività produttive, esponendosi al rischio che aziende concorrenti registrino o brevettino un brand o una specifica produzione. Del resto oggigiorno è semplice copiare anche un prodotto. Poi conta, sul piano commerciale, non chi l’ha concepito ma chi lo ha diffuso, anche se modificato ma la cui origine risulta chiara. Si pensi ad aziende che vogliono commercializzare all’estero un loro prodotto e si imbattono in un qualcosa di simile. Alle imprese europee, secondo alcune recenti indagini, negli ultimi cinque anni il “furto” di marchi e brevetti è costato oltre 300 miliardi di euro e circa 2,1 milioni di nuovi posti di lavoro. Responsabili di queste azioni, nel 70 per cento dei casi, sarebbero i Paesi asiatici. Sarebbe perciò utile incentivare i marchi di tutela come STG e IGP per l’agroalimentare.

Nella classifica nazionale dei brevetti depositati, la Sardegna si attesta al terzultimo posto, nell’ultima posizione si trovano Basilicata e Molise, entrambe con 2 registrazioni. Al primo posto la Lombardia con 1.494 “idee”, che cresce di 34 brevetti rispetto al 2022 quando furono 1.460. Segue l’Emilia-Romagna con 829, in crescita di 45 registrazioni. Allargano l’analisi territoriale, il nordovest ha presentato 4.780 registrazioni, sud e isole solo 315. In crescita le tecnologie green, la manifattura avanzata e la micro e nano elettronica, tecniche industriali e trasporti, meccanica e illuminazione ed elettricità.