Bilancio 2021, le misure di sostengo alle imprese

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Con la manovra di Bilancio 2021 il Governo introduce misure per il sostegno, lo sviluppo e la liquidità delle imprese, oltre a interventi specifici a tutela dei posti di lavoro e per favorire nuove assunzioni.

Per sostenere le imprese le principali misure sono:

  • Potenziamento e proroga per due anni del programma “Transizione 4.0” con uno stanziamento di oltre 20 miliardi di euro nel quinquennio 2021-25 (coperto, prevalentemente, con il Recovery and Resilience Facility) per favorire e accompagnare le imprese nel processo di transizione tecnologica e di sostenibilità ambientale, rilanciando al contempo gli investimenti privati. La nuova versione del credito d’imposta varrà per gli investimenti effettuati dal 16 novembre 2020 al 31 dicembre 2022 (giugno 2023 per la consegna di beni ordinati entro dicembre 2022 e con acconto versato di almeno il 20%).
  • Proroga e potenziamento del credito di imposta ricerca e sviluppo nel Mezzogiorno a fine 2022, con un beneficio fino al 45% dell’investimento per le piccole imprese.
  • Proroga del credito di imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno a fine 2022 (oltre 1 miliardo di euro l’anno nel 2021 e 2022). È previsto un credito fino al 20% per le piccole imprese che acquistano beni strumentali nuovi destinati alle strutture produttive.
  • Istituzione di fondi per incentivare l’attività di impresa a diverso livello: in particolare, già nel 2021 previsti circa 540 milioni di euro complessivi, ripartiti tra Fondo tecnologie e territorio, Fondo per il sostegno dell’impresa femminile, Fondo Pmi creative, Fondo d’investimento Pmi settore aeronautico e Green Economy, Fondo per sviluppo e sostegno filiere agricole, pesca e acquacoltura.
  • Bonus quotazione Pmi: prorogato a tutto il 2021 il credito di imposta per le spese di consulenza relative alla quotazione delle piccole e medie imprese.
  • Fondo per l’internazionalizzazione delle imprese: rifinanziato con 1,36 miliardi di euro fino al 2023 il fondo 394 della Simest. In aggiunta circa 670 milioni di euro al Fondo promozione integrata del ministero degli Esteri.
  • Trasformazione delle imposte differite attive (Dta) in crediti di imposta: incentivo per favorire le aggregazioni aziendali, per una platea potenziale di circa 7.000 aziende che potranno convertire circa 3 miliardi di Dta.
  • Semplificazione e velocizzazione della “Nuova Sabatini” per un rimborso unico anziché in 6 anni, con uno stanziamento iniziale di 370 milioni.
  • Pacchetto turismo: esenzione della prima rata Imu per il 2021 (estesa anche allo spettacolo) e prolungamento al 30 aprile 2021 del credito d’imposta sugli affitti di imprese turistiche ricettive, agenzie di viaggio e tour operator.
  • Bonus auto: per favorire la ripresa del mercato automotive e rinnovare il parco auto circolante, vengono prorogati con 420 milioni di euro nel 2021 gli incentivi per gli acquisti di veicoli ibridi o elettrici, anche euro 6 di ultima generazione, con rottamazione di auto con almeno 10 anni di vita.
  • Ristorazione: a sostegno del settore della ristorazione, la cui attività è stata fortemente limitata a causa della pandemia, viene chiarito che l’asporto e la consegna a domicilio di pasti pronti sconta l’aliquota Iva ridotta del 10%.
  • Commercio al minuto: per la memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi, è prevista la razionalizzazione del quadro sanzionatorio nell’ottica di una gradualità nell’applicazione delle sanzioni in base alla violazione commessa.

Per quanto riguarda la liquidità delle imprese, gli interventi della Legge di Bilancio 2021 prevedono:

  • Estensione delle principali misure a sostegno della liquidità fino al 30 giugno 2021: in particolare proroga del credito di imposta sulle perdite in caso di aumento di capitale e proroga del Fondo Patrimonio Pmi.
  • Rifinanziamento del Fondo Centrale di Garanzia per i prestiti alle Pmi con estensione della copertura al 90% e al 100% fino al giugno 2021: 300 milioni di euro nel 2021, 500 milioni di euro nel 2022, un miliardo nel 2023 e 3 miliardi nel periodo dal 2024 al 2026. L’ammortamento dei finanziamenti fino a 30.000 euro garantiti al 100% viene allungato a 15 anni.
  • Garanzia Italia di Sace estesa anche alle medie imprese tra 250 e 499 dipendenti, che dal primo marzo 2021 potranno accedere alle garanzie alle stesse condizioni sinora concesse dal Fondo Pmi.

Per salvaguardare i posti di lavoro e favorire nuove assunzioni sono adottate le seguenti misure:

  • Cassa integrazione covid: viene istituito un fondo da 5,3 miliardi di euro per finanziare un’ulteriore copertura della Cig covid fino a marzo e fino a giugno per la Cassa in deroga e l’assegno ordinario. L’accesso alla cassa è gratuito per le imprese e restano vietati i licenziamenti fino al 31 marzo.
  • Contratti a tempo determinato senza causale: fino al 31 marzo 2021 possono essere rinnovati per un periodo massimo di 12 mesi e per una sola volta.
  • Decontribuzione al 100% per i giovani sotto i 35 anni per 36 mesi (48 mesi al Sud): per un massimo di 6.000 euro l’anno per le assunzioni nel biennio 2021-22, stanziati 200 milioni per il 2021, 620 milioni per il 2022, 775 milioni per il 2023.
  • Sgravi contributivi per le donne (disoccupate da più di 6 mesi): al 100% per 36 mesi per un massimo di 6.000 euro l’anno per il biennio 2021-22, con uno stanziamento complessivo di circa 170 milioni fino al 2023.
  • Decontribuzione nel Mezzogiorno: previsti circa 5,6 miliardi di euro nel 2021 per la messa a regime della decontribuzione per tutti i lavoratori al Sud: pari al 30% dei contributi versati fino al 2025, al 20% nel 2026-27 e quindi al 10% nel 2028-29.
  • “Anno bianco” per i lavoratori autonomi: viene introdotto l’esonero dei contributi previdenziali per le partite Iva e professionisti ordinisti colpiti dalla pandemia, con uno stanziamento di un miliardo di euro per il 2021. La misura è destinata ai soggetti che nel 2019 hanno percepito un reddito non superiore ai 50.000 euro ed abbiano registrato un calo del fatturato o dei corrispettivi non inferiore al 33% nel 2020 rispetto all’anno precedente.
  • “Iscro” per le partite Iva iscritte alla gestione separata Inps: una nuova prestazione sperimentale per il 2021-23 che prevede un sostegno per sei mensilità, da 250 a 800 euro al mese. Per ricevere Iscro è necessario aver prodotto un reddito, nell’anno precedente la domanda, inferiore al 50% della media dei redditi da lavoro autonomo conseguiti nei tre 3 anni precedenti; aver dichiarato un reddito non superiore a 8.145 euro; essere in regola con i contributi ed aver aperto la partita Iva da almeno 4 anni.
  • Istituzione di un fondo per le politiche attive e la riforma degli ammortizzatori sociali con una dotazione di 500 milioni per il 2021. Arriva la riforma dell’assegno di ricollocazione e delle politiche attive, che potrà essere utilizzato anche dai lavoratori in Cig o in Naspi e Discoll da oltre 4 mesi.
  • Contratti di espansione alle imprese sopra i 250 dipendenti e viene cambiata la norma di calcolo del part time ciclico verticale per facilitare l’accesso alla pensione dei lavoratori part-time (complessivamente circa 138 milioni nel 2021, 126 milioni nel 2022, 38,5 nel 2023).
  • Integrazione fondo rinnovo contratti pubblico impiego: stanziati 400 milioni annui dal 2021.
  • Un fondo per le assunzioni di personale nella Pubblica amministrazione, oltre a quelle previste a legislazione vigente. Vengono destinati circa 0,5 miliardi nel triennio 2021-2023, con uno stanziamento di oltre 300 milioni dal 2024.
  • Il fondo sociale per l’occupazione e la formazione viene incrementato di 600 milioni per il 2021 e di 200 milioni per il 2022.
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Agevolazioni imprese
14/01/2021