Aumento costi di produzione: 224 milioni di euro per sostenere le imprese zootecniche

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Bovini

Pioggia di milioni per aiutare le imprese del settore zootecnico a far fronte all’aumento dei costi di produzione e ai danni indiretti e diretti subiti a causa del conflitto in Ucraina. Con due interventi, un primo decreto firmato il 1° luglio e un secondo il cui schema è stato sancito con un’intesa in Conferenza Stato-Regioni il 6 luglio, il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali ha messo a disposizione delle imprese zootecniche 224 milioni di euro.

Il primo decreto “Intervento a favore dei produttori del comparto zootecnico tramite la previsione di aiuti eccezionali di adattamento per i danni indiretti subiti in seguito all'aggressione della Russia contro l'Ucraina", stanzia 144 milioni di euro, di cui circa 48 milioni di fondi comunitari, assegnati in applicazione del Regolamento Delegato (UE) n. 467/2022 che prevede un aiuto eccezionale di adattamento per i produttori dei settori agricoli più colpiti dalla crisi, a cui si aggiunge un cofinanziamento nazionale pari a circa 96 milioni di euro. Di questi 62 milioni riguardano gli allevamenti di bovine da latte.

L’intesa sancita in Conferenza Stato-Regioni, destina invece 80 milioni di euro alle filiere zootecniche colpite dall'aumento dei costi delle materie prime, dal caro energia e dalle conseguenze dirette e indirette del conflitto in Ucraina. Questo decreto a valere sul "Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell'acquacoltura", interviene su alcuni dei settori zootecnici colpiti da un eccessivo innalzamento dei costi di produzione, con particolare riferimento all'aumento del costo dei mangimi e delle principali voci di costo aziendale.

Le imprese agricole interessate sono quelle di allevamento di suini, di scrofe, di vitelli, di ovicaprini, di conigli, di galline ovaiole, di tacchini, di polli, di bovini di razze autoctone.

Argomenti
Agricoltura
07/07/2022