Artigianato in Sardegna: oltre 3.300 imprese perse dal 2014 a oggi

Anche nel 2022, in Sardegna, non si arresta l’emorragia di imprese artigiane.

Mentre nel 2021 si è assistito a una riduzione della perdita di attività, circa 100 unità in meno rispetto all’anno precedente, nel 2022 il trend negativo riaccelera è fa segnare una diminuzione annuale di oltre 100 iniziative artigiane.

Nell’analisi, sintetizzata nell’infografica, è ben visibile la differente ripidità della linea delle imprese attive, molto più accentuata dal 2014 al 2019 rispetto a quella degli anni successivi.

Complessivamente, in 8 anni, si sono perse oltre 3.300 attività del settore, uno dei più colpiti dal fenomeno dell’alta mortalità imprenditoriale. Negli ultimi più recenti si assiste comunque a una crescita delle attività legate al comparto edile che si conferma quindi, per il 2021 e anche per il 2022, un vero e proprio traino per l’insieme dell’economia regionale. Tale percorso di crescita è anche merito delle importanti misure economiche che, recentemente, hanno interessato il settore.

Altro dato interessante è relativo alle dinamiche del livello occupazionale. Negli ultimi 2 anni, infatti, il numero degli addetti impegnati nel comparto fa registrare una crescita complessiva superiore a 4 mila unità lavorative.

Nell’ultima sezione dell’infografica e nella tabella che segue vengono illustrate le variazioni di imprese e addetti per i settori più rappresentativi del mondo artigiano.

Consistenza delle imprese attive e degli addetti – anno 2022

Numero e variazione rispetto all’anno precedente

*In questa analisi il comparto del turismo è rappresentato dalle attività legate all’alloggio e alla ristorazione