App e tracciamento del contaggio, le indicazione dell'Europa a tutela della privacy e dei diritti fondamentali

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i controlli su un positivo

Protezione dei dati, tutela della vita privata, rispetto dei diritti fondamentali dell'UE: sono i principi irrinunciabili da utilizzare come faro nell'adozione degli strumenti digitali di contenimento dell'emergenza Covid-19. La Commissione europea ha adottato una raccomandazione per mettere dei paletti chiari in grado di bilanciare le annunciate forme di controllo e monitoraggio attraverso App sugli smartphone con i principi di libertà e riservatezza. Uno degli ingredienti della cosiddetta Fase Due sarà proprio l'utilizzo tecnologie in grado di tracciare le relazioni e usare i dati per sviluppare proiezioni. Una soluzione che solleva diversi interrogativi per quanto riguarda la tutela dei diritti fondamentali della persona.

«Le tecnologie digitali offrono un potenziale enorme per aiutare a comprendere come si diffonde il contagio e come rispondervi in maniera efficace - ha dichiarato Thierry Breton, Commissario per il Mercato interno - Con questa raccomandazione mettiamo in moto un approccio coordinato europeo per l'uso di queste applicazioni e di questi dati, senza fare sconti sulla tutela della vita privata e la protezione dei dati ed evitando la frammentazione del mercato interno. L'Europa è più forte quando procede unita». Gli ha fatto eco Didier Reynders, Commissario per la Giustizia, che ha sottolineato come «Le norme europee in materia di protezione dei dati sono le più rigorose al mondo e, nella misura in cui prevedono eccezioni e flessibilità, si dimostrano adeguate anche in questa crisi. Lavoriamo a stretto contatto con le autorità preposte alla protezione dei dati e formuleremo presto orientamenti riguardanti le implicazioni sulla tutela della vita privata».

Nella raccomandazione la Commissione Ue propone pacchetto di strumenti congiunti per un approccio comune. Questo deve contenere specifiche che garantiscano l'efficacia delle APP, misure per evitare il proliferare di applicazioni non compatibili con il diritto dell'Unione, meccanismi di governance da applicare da parte delle autorità sanitarie pubbliche e in cooperazione con il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), buone pratiche per lo scambio di informazioni sul funzionamento delle applicazioni e condivisione dei dati con i pertinenti organismi epidemiologici pubblici.

Argomenti
Ambiente e salute
20/04/2020