
Novità per gli Accordi per l’innovazione finanziati dal Fondo complementare al Pnrr con 1miliardo di euro. Il decreto attuativo del Ministero dello Sviluppo Economico semplifica le procedure attraverso cui accedere a contributi e finanziamenti agevolati per progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale di rilevanza strategica per la competitività di imprese e centri di ricerca italiani.
Lo strumento è a beneficio di imprese di qualsiasi dimensione e con almeno due bilanci approvati che svolgono attività industriali, agroindustriali e artigiane, che presentano progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale per la realizzazione o il miglioramento di prodotti, processi e servizi grazie allo sviluppo delle tecnologiedefinite da “Orizzonte Europa”: tecnologie di fabbricazione, tecnologie digitali fondamentali, comprese le tecnologie quantistiche, tecnologie abilitanti emergenti, materiali avanzati, intelligenza artificiale e robotica, industrie circolari, industria pulita a basse emissioni di carbonio, malattie rare e non trasmissibili, impianti industriali nella transizione energetica, competitività industriale nel settore dei trasporti, mobilità e trasporti puliti, sicuri e accessibili, mobilità intelligente, stoccaggio dell’energia, sistemi alimentari, sistemi di bioinnovazione nella bioeconomia e sistemi circolari.
I progetti devono essere avviati dopo la presentazione della domanda di agevolazione, devono prevedere spese e costi ammissibili di almeno 5milioni di euro e devono durare al massimo 36 mesi. Il Mise monitorerà il rispetto dell’Accordo per garantire l’erogazione delle agevolazioni, che sono concesse in forma di contributo diretto alla spesa e finanziamento agevolatoal 50% dei costi ammissibili di ricerca industriale e al 25% dei costi ammissibili di sviluppo sperimentale. Se il progetto è realizzato in forma congiunta attraverso una collaborazionetra almeno una impresa e uno o più organismi di ricerca, il Ministero riconosce a ciascun soggetto una maggiorazionedel contributo fino a 10 punti percentuali per le Pmi e gli organismi di ricerca e fino a 5 punti percentuali per le grandi imprese.