Il più delle volte la scelta di intraprendere un percorso di internazionalizzazione discende dal fatto che l’impresa acquisisce un contatto con distributori, agenti e consumatori in un determinato Paese estero. In questo caso la scelta del mercato viene perfino prima della scelta di avviare un processo di penetrazione commerciale e anzi ne rappresenta, addirittura, il cardine motivazionale.
Altre volte, invece, quando la scelta di internazionalizzarsi è il frutto di un’analisi ragionata e di una pianificazione strategica del futuro business dell’impresa, la scelta del mercato di riferimento rappresenta senza dubbio uno dei momenti centrali del percorso, da cui dipenderanno tutte le future scelte dell’imprenditore e che va per questo compiuta con la dovuta attenzione, in quanto a tanti mercati corrispondono altrettanti sistemi regolatori che in modo più o meno evidente possono soddisfare le esigenze dell’impresa.
La scelta strategica di dove internazionalizzarsi generalmente è compiuta dall’impresa considerando, da un lato, la somiglianza culturale, politica, dell’altro Paese rispetto agli obiettivi (clustering) e, dall’altro, le differenze come margine di redditività (la diversità può infatti rappresentare un fattore di successo in quanto certi Paesi potrebbero presentare un minor grado di concorrenza su un determinato settore merceologico).
Certo è che, comunque e in qualunque tempo assunta, la scelta di “dove internazionalizzarsi” deve essere una scelta informata. A tal fine, uno strumento utile è rappresentato dall’ ICE, Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, che contiene una specifica sezione dedicata alle informazioni utili e necessarie relative ai mercati esteri.
Altro strumento è poi rappresentato da SACE, che fornisce i dati concernenti il rischio Paese, proprio di ciascun mercato, obiettivo in considerazione di fattori comuni.
A seguire un breve excursus sui possibili mercati individuati quali mercati target dal Programma regionale triennale per l’Internazionalizzazione delle imprese (2017-2020), con relativi link alle loro Camere di Commercio, all’Ambasciata e all’Agenzia ICE.
Canada: Paese ricchissimo di materie prime (petrolio e gas naturale) e una delle maggiori economie mondiali, ha recentemente negoziato con l’Unione Europea un ambizioso accordo di libero scambio (il CETA). È uno dei mercati più importanti per il Made in Italy(vino, calzature, prodotti cosmetici).
Camera di Commercio Italiana in Canada (ICCC)
Camera di Commercio Italiana dell’Ontario (ICCO)
Camera di Commercio italiana in Canada-Ovest
Corea del Sud: quindicesima economia mondiale e quarta asiatica, essendo un Paese privo di risorse naturali ha investito in ricerca e sviluppo una quota consistente del proprio PIL (circa il 4%), dato più alto tra i Paesi OCSE. È stato il primo paese dell’Asia ad aver negoziato un trattato di libero scambio con l’Unione Europea. Il Made in Italyè molto apprezzato soprattutto in alcuni settori (tessile, abbigliamento, vini).
Camera di Commercio italiana in Corea (ITCCK)
Israele: maggiore economia del Medio Oriente, detiene il record mondiale per numero di brevetti pro capite emessi. Fortemente dipendente dalle importazioni, investe in capitale umano e nell’innovazione tecnologica.
Camera di Commercio e Industria Israel-Italia
Ambasciata d’Italia a Tel Aviv
Germania: prima economia dell’UE e una delle maggiori economie mondiali, possiede importanti giacimenti minerari nella Regione della Ruhr e nella Saar. I rapporti economici e commerciali con l’Italia sono consolidati e dinamici. Con il nostro Paese condivide una struttura economica basata sull’industria manifatturiera orientata all’export e sulle PMI.
Camera di Commercio italo-tedesca (ITALCAM)
Camera di Commercio italiana per la Germania (ITKAM)
Giappone: seconda economia dell’Asia e una delle più importanti al mondo; il 70% della forza lavoro giapponese è occupata nel settore dei servizi e nel terziario. È il secondo partner commerciale dell’UE in Asia, con cui ha recentemente negoziato un importante accordo di libero scambio. Per l’Italia, è un importante mercato per l’export di autoveicoli, abbigliamento, tessili e alimentare (vini).
Camera di Commercio italiana in Giappone (ICCJ)
Messico: seconda economia dell’America Latina e tra le principali economie emergenti; il principale settore dell’economia messicana è il terziario (commercio, media, servizi finanziari e assicurazioni, trasporti, servizi immobiliari, servizi professionali). I rapporti commerciali sia con l’UE che con l’Italia sono consolidati.
Camera di Commercio italiana in Messico
Ambasciata d’Italia di Città del Messico
Russia: insieme a Brasile, India, Cina e Sudafrica costituisce il blocco delle economie emergenti (i “BRICS”). I principali settori dell’economia sono quello minerario-estrattivo, della produzione e distribuzione di energia (gas naturale), il petrolchimico, l’industria alimentare, le costruzioni e il manifatturiero. L’export italiano concerne soprattutto i settori di punta del Made in Italy(abbigliamento, moda, calzature, arredamento, ceramiche, vini, spumanti).
Camera di Commercio Italiana in Russia (CCIR)
Emirati Arabi Uniti: i sette Emirati sono una delle principali economie del Golfo Persico e una delle più dinamiche a livello mondiale. Nel corso degli anni, hanno intrapreso una politica di diversificazione dell’economia riuscendo così a ridurre la propria dipendenza dal petrolio e investendo in settori quali il turismo, i servizi, l’edilizia, l’aviazione civile (Etihad Airways ed Emirates), le infrastrutture e le energie rinnovabili. La città di Dubai ospiterà dal 20 ottobre 2020 al 10 aprile 2021 l’Esposizione Universale “Connecting Minds, Creating the Future”.
Camera di Commercio Italiana negli Emirati Arabi Uniti (IICUAE)
Ambasciata d’Italia ad Abu Dhabi
Per ulteriori approfondimenti, si consultino i seguenti siti internet tematici:
SACE Servizi Assicurativi e finanziari per l'export e l'internazionalizzazione