Il marchio è un “segno distintivo” utilizzato per identificare prodotti e servizi rispetto a quelli della concorrenza e dunque svolge un ruolo centrale nelle strategie di commercializzazione e distribuzione, contribuendo all’affermazione dell’immagine e della reputazione del prodotto e di chi lo realizza.
Se l’indagine sull’esistenza di marchi configgenti dovesse dare esito negativo, valuta attentamente l’opportunità di procedere subito alla registrazione del tuo marchio nei Paesi in cui intendi distribuire il tuo prodotto.
Registrare il tuo “brand” significa proteggere il tuo prodotto da fenomeni di uso e abuso illecito dello stesso, ma significa anche garantire un valore aggiunto e competitivo al tuo prodotto e proteggere il consumatore che fa affidamento sulla sua qualità.
Tale scelta è fortemente consigliata per chiunque intenda accedere a mercati in cui sono frequenti fenomeni di illecita appropriazione e contraffazione del marchio.
Un marchio non registrato espone l’azienda a rischi rilevanti correlati alla possibilità per i terzi di usare liberamente il marchio stesso generando confusione per il consumatore se non addirittura disorientandolo completamente rispetto a quale sia il marchio originario. Inoltre esiste sempre il rischio che altri registrino il tuo marchio per primi impedendoti di proseguire nella distribuzione del prodotto.
Cosa fare
Innanzitutto verifica qual è la normativa in materia di marchi a te applicabile alla luce dell’ambito geografico in cui opererai.
Le differenze tra le normative nazionali possono essere rilevanti. In Europa vige il principio in base al quale tra due marchi identici o simili prevale il marchio che per primo e` stato usato nel mercato (principio “first to use”). Negli Stati Uniti vige il principio in base al quale tra due marchi identici o simili prevale il marchio depositato prima (principio “first to file”).
Cosa non fare
Fai attenzione: non affidare mai al tuo rappresentante locale, distributore o agente, il compito di depositare in tuo favore la domanda di registrazione del marchio. Non di rado si verificano abusi da parte dei distributori che depositano domande di registrazione a proprio nome appropriandosi così del marchio stesso. Altre volte e non di rado, il distributore potrebbe commettere errori e registrare il proprio marchio con riferimento ad una errata categoria merceologica o ambito territoriale, così vanificando le spese sostenute e il tempo atteso per finalizzare la registrazione.
Quanto costa e quanto tempo ci vuole?
La registrazione di un marchio commerciale richiede approssimativamente un anno di tempo nella maggior parte degli Stati esteri, salvo difficoltà o imprevisti nella procedura
Registrare il marchio ha un costo che varia a seconda dello Stato in cui si vuole procedere alla registrazione, ma come regola generale registrare un marchio non ha costi proibitivi e, anzi, è accessibile a tutti.
Nota:
Le stesse valutazioni si estendono ad altri diritti di proprietà intellettuale come brevetti, copyrights, disegni e modelli, sebbene l’attività di ricerca e la procedura per la registrazione differisca in quasi tutti gli Stati per ogni forma e tipo di diritto che si desidera acquisire.