L'autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A.)

L’Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A.) ha per oggetto la prevenzione e la riduzione dell’inquinamento (I.P.C.C.) proveniente da attività di dimensioni e impatto rilevante, quali l’industria chimica, energetica, dei metalli e dei minerali e altre attività particolarmente inquinanti.

L’A.I.A. non valuta il contesto ambientale in cui si inserisce l’opera (che viene valutato in sede di V.I.A. ma si indirizza sulle tecniche ambientali più efficienti e meno inquinanti, attraverso l’analisi delle migliori tecniche disponibili (MTD); inoltre, vengono esaminati non solo il funzionamento a regime dello stabilimento ma anche i periodi transitori e l’eventualità di dismissione. L’A.I.A. sostituisce inoltre i singoli provvedimenti autorizzativi ambientali (autorizzazione alle emissioni in atmosfera, allo scarico di acque reflue, il recupero dei rifiuti, etc.).

L’A.I.A. rappresenta quindi una sintesi tra le valutazioni ambientali [inserire link alla pagina principale] vere e proprie e i singoli procedimenti autorizzativi ambientali, con l’obiettivo di valutare gli stabilimenti particolarmente inquinanti nel loro complesso e per l’intero ciclo di vita.

Come nel caso della V.I.A. sono previste soglie dimensionali oltre le quali scatta l’obbligo di autorizzazione: le opere di maggiori dimensioni sono valutate a livello statale, mentre le opere di medie dimensioni sono valutate a livello provinciale.

Vai sulla pagina dedicata all’AIA del sito del Ministero dell’Ambiente per tutte le informazioni su questo argomento.

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