Dovrai essere pronto a gestire qualsiasi emergenza possa verificarsi nella tua azienda sebbene questa eventualità possa sembrarti remota.
I minuti immediatamente successivi al verificarsi di un incidente, di una emergenza incendio, di un infortunio, sono fondamentali per limitare i danni. La gravità dei danni conseguenti dipende molto spesso da come sono stati affrontati i primi momenti in attesa dell’intervento dei vigili del fuoco e degli altri soccorritori.
E’ dunque indispensabile prepararsi per tempo e stabilire chi deve intervenire, come deve intervenire, quali azioni deve intraprendere e quali invece devono essere evitate.
Il piano di emergenza è appunto il documento che contiene le informazioni più importanti per poter gestire al meglio le emergenze e deve contenere:
- la struttura organizzativa dell’emergenza (il nominativo del gestore dell’emergenza, i nominativi dei lavoratori designati alla gestione delle emergenze);
- le modalità di rilevazione dello stato di emergenza;
- le modalità di evacuazione delle persone;
- le procedure per la messa in sicurezza degli impianti;
- le procedure da adottare in caso di allarme;
- le procedure da adottare in caso di incendio;
- le procedure da adottare in caso di infortunio;
- le procedure da adottare in caso di sversamenti di sostanze pericolose;
- le procedure di comunicazione con i servizi di soccorso esterni;
- l’elenco dei presidi antincendio;
- i piani precostituiti per affrontare emergenze specifiche.
Le azioni previste nel piano di emergenza devono essere chiare e adeguate all’effettiva capacità delle persone che sono chiamate a svolgerle e al loro livello di addestramento.
Le procedure di riferimento devono riportare semplici azioni e non attività complesse e complicate. Le indicazioni devono essere univoche e non dar adito a interpretazioni.
Ricorda: il peggiore piano di emergenza è non avere nessun piano. Il secondo peggiore piano è averne due!