Con il Decreto Legislativo n. 22 del 4 marzo 2015 recante le disposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali. Vengono introdotte la nuova Aspi denominata Naspi, la Dis-Coll e l’Asdi.
Cosa vuol dire il termine NASpI?
E’ l’acronimo (lettere, sillabe di parole abbreviate) della definizione: Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego.
Cosa è la NASpI?
La NASpl è la nuova indennità di disoccupazione prevista dal decreto attuativo del Jobs Act sui nuovi ammortizzatori sociali.
Da quando è in vigore?
L’indennità, entrerà in vigore dal 1 maggio 2015 per gli eventi di disoccupazione successivi a tale data.
Chi sono i lavoratori destinatari?
I destinatari sono i lavoratori dipendenti che abbiano perduto involontariamente il lavoro.
Chi sono i lavoratori esclusi?
Sono esclusi i lavoratori a tempo indeterminato della pubblica amministrazione e gli operai agricoli a tempo determinato o indeterminato, per i quali rimane ancora in vigore la vecchia disciplina normativa.
Cosa prevede?
La NASpl prevede un’indennità mensile per sostenere il reddito per il lavoratore che abbia perso involontariamente il lavoro.
Quali sono i requisiti per accedere?
La NASpl è riconosciuta ai lavoratori, che avendo perduto involontariamente la propria occupazione presentino i seguenti requisiti:
1) essere in stato di disoccupazione di “lunga durata”; coloro che, dopo aver perso un posto di lavoro siano alla ricerca di nuova occupazione da più di dodici mesi;
2) avere almeno 13 settimane di contribuzione nei quattro anni che precedono lo stato di disoccupazione;
3) avere almeno 18 giornate di lavoro effettivo o equivalenti nei 12 mesi che hanno preceduto la disoccupazione.
Come viene calcolata l’indennità?
La NASpl sarà rapportata alla retribuzione imponibile ai fini previdenziali (vale a dire, quella su cui sono stati versati i contributi) degli ultimi quattro anni. L'importo sarà pari a tale retribuzione divisa per il numero di settimane di contribuzione e moltiplicata per il numero 4,33.
A quanto ammonta l’indennità
L’ammontare dell’indennità è commisurato alla retribuzione, non può in ogni caso superare nel 2015 l’importo mensile di 1.300 euro. Dopo i primi 4 mesi di pagamento, la Naspi viene ridotta del 3% al mese e la durata prevista è di un numero di settimane pari alla metà di quelle contributive degli ultimi 4 anni di lavoro.
L’erogazione della Naspi è condizionata alla partecipazione del disoccupato ad iniziative di attivazione lavorativa o di riqualificazione professionale.
Per quanto tempo viene erogata l’indennità?
La NASpl è corrisposta mensilmente, per un numero di settimane corrispondente alla metà delle settimane contributive degli ultimi 4 anni di lavoro.
Ai fini del calcolo della durata non sono computati i periodi contributivi che hanno già dato luogo ad erogazione delle prestazioni di disoccupazione.
Per gli eventi di disoccupazione che si verificheranno dal 1° gennaio 2017 la NASpI e' corrisposta per un massimo di 78 settimane.
A chi si deve inoltrare la domanda di NASpl?
La domanda deve essere presentata all’INPS in via telematica, entro il termine di decadenza di sessantotto giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro.
Da quando decorre l’indennità?
La NASpI spetta al lavoratore disoccupato a decorrere dal giorno successivo alla data di presentazione della domanda e in ogni caso non prima dell’ottavo giorno successivo alla cessazione del rapporto di lavoro.
Quali sono le condizioni di erogazione della NASpl?
L’erogazione della NaspI è condizionata alla regolare partecipazione alle iniziative di attivazione lavorativa, ai percorsi di riqualificazione professionale e alla ricerca attiva di un’occupazione e reinserimento nel tessuto produttivo.
Quali sono i casi in cui decade l’erogazione della NASpl?
Il lavoratore decade dalla fruizione della NASpI nei seguenti casi:
- perdita dello stato di disoccupazione;
- inizio di un’attività lavorativa subordinata (senza provvedere alle comunicazioni di cui all'articolo 9, commi 2 e 3 del D.lgs. 22 del 4 marzo 2015);
- inizio di un’attività lavorativa in forma autonoma o di impresa individuale senza provvedere alla comunicazione (di cui all'articolo 10, comma 1, primo periodo del D.lgs. 22 del 4 marzo 2015);
- raggiungimento dei requisiti per il pensionamento di vecchiaia o anticipato;
- acquisizione del diritto all'assegno ordinario di invalidità, salvo il diritto del lavoratore di optare per la NASpI.
La NASpl può essere erogata come Incentivo all’autoimprenditorialità?
Si, il lavoratore che ha diritto alla NASpI, può richiedere la liquidazione anticipata, in unica soluzione, dell'importo complessivo del trattamento che gli spetta e che non gli è stato ancora erogato, a titolo di incentivo all'avvio di un'attività lavorativa autonoma o di impresa individuale o per la sottoscrizione di una quota di capitale sociale di una cooperativa nella quale il rapporto mutualistico ha ad oggetto la prestazione di attività lavorative da parte del socio.
Come si attiva l’incentivo all’Imprenditorialità?
La domanda per ottenere l’erogazione anticipata va presentata telematicamente all’INPS entro 30 giorni dalla data di inizio dell’attività lavorativa autonoma o di impresa individuale o dalla data di sottoscrizione di una quota di capitale sociale della cooperativa.
L'erogazione anticipata in un'unica soluzione della NASpI non dà diritto alla contribuzione figurativa, né all'Assegno per il nucleo familiare.
Se il lavoratore instaura un rapporto di lavoro subordinato prima della scadenza del periodo per cui è riconosciuta la liquidazione anticipata della NASpI, è tenuto a restituire per intero l'anticipazione ottenuta, salvo il caso in cui il rapporto di lavoro subordinato sia instaurato con la cooperativa della quale il lavoratore ha sottoscritto una quota di capitale sociale.
Cosa succede nel caso in cui il lavoratore che percepisce la NASpI instaura un rapporto di lavoro subordinato?
Nel caso in cui il lavoratore che percepisce la NASpI, instauri un rapporto di lavoro subordinato, il cui reddito annuale sia superiore al reddito minimo escluso da imposizione fiscale, la prestazione decade, salvo il caso in cui la durata del rapporto di lavoro non sia superiore a sei mesi. In tale caso la prestazione è sospesa d’ufficio per la durata del rapporto di lavoro.
Nel caso in cui il rapporto instaurato gli garantisca un reddito annuale inferiore al reddito minimo escluso da imposizione conserva il diritto alla prestazione, ridotta nei termini di cui all'articolo 10, a condizione che comunichi all'INPS entro trenta giorni dall'inizio dell’attività il reddito annuo previsto e che il datore di lavoro o, qualora il lavoratore sia impiegato con contratto di somministrazione, l'utilizzatore, siano diversi dal datore di lavoro o dall'utilizzatore per i quali il lavoratore prestava la sua attività quando e' cessato il rapporto di lavoro che ha determinato il diritto alla NASpI e non presentino rispetto ad essi rapporti di collegamento o di controllo ovvero assetti proprietari sostanzialmente coincidenti.
Cosa succede nel caso in cui il lavoratore che percepisce la NASpI ha un’attività autonoma o impresa individuale?
Nel caso in cui il lavoratore ne ricavi un reddito inferiore al limite utile ai fini della conservazione dello stato di disoccupazione, deve informare l'INPS entro un mese dall'inizio dell'attività, dichiarando il reddito annuo che prevede di trarne.
La NASpI è ridotta di un importo pari all'80 per cento del reddito previsto, rapportato al periodo di tempo intercorrente tra la data di inizio dell’attività e la data in cui termina il periodo di godimento dell’indennità o, se antecedente, la fine dell'anno.