La rete ferroviaria si estende per circa 1.035 km di lunghezza, non è elettrificata e solo il 4% è a doppio binario.
L'esercizio dell'attività ferroviaria nell'isola è attualmente di competenza di due società:
- il gruppo Ferrovie dello Stato gestisce, tramite le aziende controllate RFI e Trenitalia S.p.A., le 4 linee ferroviarie a scartamento ordinario che compongono la rete principale della Sardegna.
L’ARST S.p.A. gestisce le restanti 5 tratte attive nel trasporto pubblico, tutte a scartamento ridotto, costituenti la rete secondaria, estesa per 205 km. Quest’ultima società controlla inoltre 404 km di linee turistiche, sempre a scartamento ridotto, attive soprattutto in estate e su richiesta.
La rete ferroviaria della Sardegna
La rete stradale si estende per circa 9.003 Km di lunghezza. È composta da 2.925 km di strade statali e da 6.078 km di strade provinciali e regionali
La rete stradale di livello fondamentale è individuata dalle:
- S.S.131 Carlo Felice, Cagliari, Sanluri, Oristano, Sassari e Porto Torres;
- S.S.130, S.P .85 e S.P .2, Cagliari-Decimo-Iglesias-Carbonia;
- S.S.131 DCN Oristano-Abbasanta, Nuoro, Olbia;
- S.S.291 Nuova Sassari-Alghero;
- S.S.597 e S.S.199 Sassari, Olbia e collegamento con Golfo Aranci;
- S.S.125, S.S.133 e S.S.133bis (60,8 km): Olbia (dall’innesto S.P.16 per Golfo Aranci)-Arzachena-Palau-Santa Teresa di Gallura;
- S.S.125 Cagliari-Tortolì-Arbatax;
- S.S.389/198 Tortolì-Lanusei-Nuoro;
- S.S.195 – Dorsale Casic – Nuova Circonvallazione esterna di Cagliari.
Importante è anche l’estensione dell’intermodalità in tutto il territorio dell’isola e l’integrazione tra i vari sistemi di trasporto treno, bus e auto. Il potenziamento dei nodi di interscambio si attua con l’agevolazione del trasbordo da un sistema di servizio ad un altro, o tra differenti linee di uno stesso servizio e l’adeguamento di strutture di “servizi diversi” all’utenza (locali confortevoli, informazioni, ecc.). Su SardegnaMobilità si trova l'elenco dei poli di integrazione di primo livello, dei nodi di interscambio di livello inferiore e dei nuovi centri intermodali per i quali la regione ha finanziato la realizzazione.