Regime di aiuto finalizzato a sostenere la nascita e lo sviluppo, su tutto il territorio nazionale, di start-up innovative ad alto contenuto tecnologico, per stimolare una nuova cultura imprenditoriale legata all’ economia digitale, per valorizzare i risultati della ricerca scientifica e tecnologica e per incoraggiare il rientro dei «cervelli» dall’estero ai sensi del Decreto Ministeriale 24 Settembre 2014 (GU n.264 del 13-11-2014).
Sono considerati soggetti ammissibili alla presentazione delle proposte:
- start-up innovative di piccola dimensione già iscritte alla sezione speciale del Registro delle Imprese. Per start-up innovative si intendono le imprese che rispondono a precisi requisiti di legge (per i dettagli sui requisiti si veda Art. 25 del DL n.179/2012) tra cui:
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società di capitali costituite da non più di 48 mesi;
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che offrono prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico;
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con valore della produzione fino a 5 milioni di euro;
- team di persone fisiche che intendono costituire una start-up innovativa in Italia, anche se residenti all’estero o di nazionalità straniera.
Sono ammissibili alle agevolazioni, i piani di impresa che prevedono la produzione di beni ed erogazione di servizi, che:
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si caratterizzano per il forte contenuto tecnologico e innovativo e/o
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si qualificano come prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale e/o
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si basano sulla valorizzazione dei risultati della ricerca pubblica e privata (spin off da ricerca)
Tutti gli interventi avranno una durata massima di 24 mesi.
I finanziamenti concessi saranno erogati sotto forma di mutuo senza interessi, il cui valore può arrivare:
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fino all’80% delle spese ammissibili (max € 1.200.000,00), nel caso in cui la start-up abbia una compagine costituita da giovani e/o donne o abbia tra i soci un dottore di ricerca che rientra dall’estero;
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fino al 70% delle spese ammissibili (max € 1.050.000) negli altri casi;
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una quota a fondo perduto per le start-up localizzate in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia e nel territorio del Cratere Sismico Aquilano che restituiscono solo l’80% del mutuo agevolato ricevuto.
I finanziamenti hanno durata massima di 8 anni, sono regolati a tasso 0 e rimborsati con rate semestrali costanti e posticipate a decorrere dall’ultima quota dell’agevolazione, e comunque dopo 48 mesi dalla stipula del contratto di finanziamento. Non sono assistiti da forme di garanzia, fermo restando che i crediti nascenti dalla ripetizione delle agevolazioni erogate sono assistiti da privilegio. Le start-up costituite da meno di 12 mesi beneficiano di servizi di tutoring tecnico-gestionale.
Tutti gli interventi avranno una durata massima di 24 mesi.
Le domande potranno essere presentate dalle ore 12.00 di Lunedì 16 Febbraio 2015 fino ad esaurimento delle risorse disponibili ( ed i progetti saranno ammessi secondo l’ordine cronologico di istruttoria) . Le agevolazioni sono concesse, sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello.
Saranno considerati ammissibili i progetti che prevedono programmi di spesa, di importo compreso tra 100 mila e 1,5 milioni di euro (al netto dell’Iva), per beni di investimento e/o per costi di gestione aziendale.
Spese di investimento agevolabili:
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impianti, macchinari e attrezzature tecnologici, ovvero tecnico-scientifici, nuovi di fabbrica;
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componenti hardware e software;
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brevetti e licenze;
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certificazioni, know-how e conoscenze tecniche, anche non brevettate, purché direttamente correlate alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
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progettazione, sviluppo, personalizzazione, collaudo di soluzioni architetturali informatiche e di impianti tecnologici produttivi, consulenze specialistiche tecnologiche, nonché relativi interventi correttivi e adeguativi.
Le spese devono essere sostenute dopo la presentazione della domanda e comunque realizzate entro 24 mesi dalla stipula del contratto di finanziamento.
Costi di gestione agevolabili:
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interessi sui finanziamenti esterni concessi all’impresa;
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quote di ammortamento di impianti, macchinari e attrezzature tecnologici, ovvero tecnico-scientifici;
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canoni di leasing ovvero spese di affitto relativi agli impianti, macchinari e attrezzature;
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costi salariali relativi al personale dipendente, nonché costi relativi a collaboratori aventi i requisiti indicati all’articolo 25, comma 2, Decreto-legge n. 179/2012;
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licenze e diritti relativi all’utilizzo di titoli della proprietà industriale;
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licenze relative all’utilizzo di software;
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servizi di incubazione e di accelerazione di impresa.