Le piccole e medie imprese rappresentano oltre il 90% dell’industria italiana, e una parte fondamentale della filiera produttiva: la responsabilità aziendale è ormai imprescindibile. Una serie di eventi formativi dedicati

Una recente ricerca Doxa Marketing Advice presentata durante l’ultimo Salone della Csr, ha evidenziato che “il 95% degli italiani acquista pensando a ridurre gli sprechi, l'84% è attento a provenienza e metodi di produzione, l'81% sceglie prodotti con minore impatto sull'ambiente”.

Un numero sempre maggiore di consumatori dimostra quindi una crescente attenzione al prodotto che va oltre la sua funzione, valutando i metodi di costruzione, i materiali, le possibilità di riuso; in sostanza il mercato chiede ai produttori di impegnarsi al massimo nella ricerca aprendo nuove sfide e nuove opportunità.

Ma se ci fermiamo a riflettere su ciò che sta dietro ad ogni prodotto o servizio, facilmente scopriremo che non è frutto della sola azienda che lo ha immesso sul mercato, ma di una collaborazione che coinvolge una serie di attori che formano ‘la filiera’. Questi soggetti sono per la maggior parte Pmi, un esercito di piccole e medie imprese che nel nostro paese compongono per oltre il 90% il tessuto produttivo.

È immediato il collegamento fra un prodotto cosiddetto ‘sostenibile’ e il fatto che, affinché lo sia veramente, tutta la filiera che contribuisce alla sua esistenza ne è responsabile, come altrettanto evidente risulta il fatto che un’azienda che immette sul mercato un oggetto o fornisce un servizio con valenza di sostenibilità reale, non può prescindere dal garantirne la massima attenzione lungo tutti i passaggi che questo compie prima di arrivare a noi.

Ecco quindi che le grandi aziende e la pubblica amministrazione chiedono alle proprie filiere di essere sempre più attente e proattive, aprendo corsie preferenziali per quelle aziende che applicanostandard di Csr e sostenibilità perché in grado di offrire maggiori garanzie anche di qualità e affidabilità.

Questo orientamento offre oggi alle Pmi una potente leva di innovazione basata sulla sistematizzazione di atteggiamenti naturali di attenzione, passione, creatività che da sempre le caratterizzano e che possono essere rivisti in chiave strategica per migliorare il proprio posizionamento, accedere a maggiori commesse o penetrare nuovi mercati.

Dalla mia esperienza personale e anche da quanto è emerso in diversi momenti dedicati alle Pmi nel corso del Salone della Csr e innovazione sociale, perché ciò avvenga è necessario che le Pmi acquisiscano la consapevolezza di questa opportunità, delle tecniche per far emergere i propri valori intangibili e anche su come renderli evidenti e spendibili sul mercato. Nel contempo è però necessario intensificare un dialogo che coinvolga realmente tutta la filiera e lavorare per far aumentare la consapevolezza dei consumatori attorno al fatto che la vera sostenibilità non può essere frutto di una imposizione, ma dipende necessariamente dalla responsabilità personaleattraverso la quale ogni singolo soggetto opera le proprie scelte quotidiane.

di Anna Laura Ravera www.lamiafinanza-green.it