Infortuni nei depositi e nei magazzini

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Infortuni nei depositi e nei magazzini

Le attività di stoccaggioimmagazzinamentoaccatastamentomovimentazioneche avvengono nei depositi e magazzini sono sempre più diffuse in virtù dell'incessante sviluppo della logistica e della crescità esponenziale del commercio on line. Come sempre accade, alla diffusione di un'attività corrisponde purtroppo l'incremento degli infortuni e delle malattie professionali collegati al relativo mansionario.

La consultazione dell'archivio INFOR.MO., un utile strumento messo a disposizione dall'INAIL per l'analisi qualitativa dei casi di infortunio, ci fornisce alcuni casi reali:

-1) Il lavoratore, lasciato l’automezzo si sta recando a piedi all’interno del capannone ma scivola su un cartone lì posizionato per “nascondere” una piccola pozza di olio alimentare creata dalla rottura di bottiglie di tale liquido. Nella caduta il lavoratore si è procurato “la frattura scomposta del polso sinistro per una inabilità di 76 giorni. 

-2) Un lavoratore passa, per mezzo di una scala fissa, sulla sommità dei colli posta a circa 1,5 metri dal pavimento. Il lavoratore andando all'indietro pone un piede nel vuoto e cade all'indietro sul pavimento fratturandosi due vertebre. 

3)- Gli operatori hanno provveduto a sfilare singolarmente le due cataste di tronchi presenti all’interno del container per procedere alla movimentazione dei singoli tronchi. Per compiere questa operazione l’infortunato si sposta sul lato opposto della catasta di tronchi per poter prendere una cesoia a mano. Durante il tragitto a fianco della catasta uno dei tronchi cade al suolo andando a colpire ad una gamba l’operatore procurandogli la frattura del malleolo del piede sinistro. 

L'analisi degli infortuni evidenzia la molteplicità dei fattori di rischio presenti nel comparto e la carenza delle misure adottate. Per colmare in parte questa lacuna L'Ente Bilaterale del Terziario e del Turismo della provincia di Varese propone un'utile documento, "Rischi in Deposito", che riassume le principali misure da adottare per limitare i rischi:

·      “verificare che sia esposto un cartello con l’indicazione della portata massima di progetto dei solai ed anche delle eventuali scaffalature in Kg/mq di superficie”;

·    “indicare l’altezza massima ammissibile per le cataste, che deve essere in funzione del carico massimo sopportabile dal pavimento, della sicurezza antiribaltamento e dello spazio necessario in quota per la movimentazione del mezzo di sollevamento;

·    le cataste devono essere innalzate e disfatte da persone addestrate;

·    vietare di salire direttamente sulle cataste ed usare scale o carrelli;

·   porre le cataste dei materiali su pavimento resistente, piano e antisdrucciolevole ed attuare misure atte ad evitarne il ribaltamento (art. 96 del D.lgs. n.81/08);

·    disporre le cataste in modo da non esercitare pressioni in pareti non idonee a sopportare tali sollecitazioni, e non invadere le vie di transito, che devono essere piane, di ampiezza adeguata e contrassegnate con strisce colorate;

·    sistemare il materiale depositato secondo la sua natura ed il suo volume, tenendo conto, dei criteri di prevenzione incendi;

·    nel disfacimento delle cataste, procedere con ordine e mantenendo sempre un conveniente angolo di inclinazione;

·    nell'imbracare i carichi, seguire norme di buona tecnica e di sicurezza ;

·    effettuare una corretta disposizione e garantire un passaggio minimo di 80 cm tra gli scaffali, per consentire una movimentazione agevole e sicura, in riferimento anche alle attrezzature utilizzate;

·    verificare che lungo i percorsi non vi siano sporgenze a nessun livello di altezza, onde impedire urti e inciampi;

·    verificare che nei magazzini e depositi sia rispettata la massima pulizia, l’ordine e la corretta disposizione a prescindere dal tipo di materiale stivato;

·    vietare di fumare mediante l’apposizione di appositi cartelli in posizione di maggiore visibilità;

·    garantire una sufficiente illuminazione delle aree di transito, evitando di formare zone d’ombra e disponendo i corpi illuminanti parallelamente alle scaffalature;

·    le uscite normali e quelle di sicurezza devono essere facilmente visibili, adeguatamente illuminate e sgombre da materiale;

·    verificare la costante efficienza dei dispositivi segnalatori di incendio ed il facile utilizzo dei presidi antincendio, che non deve essere impedito dalla presenza di materiale in giacenza;

·    effettuare la formazione e l’informazione relativa all’uso corretto delle attrezzature;

·     predisporre tutti gli interventi tecnici, organizzativi e procedurali concretamente attuabili al fine di ridurre al minimo gli eventuali rischi derivanti dall’esposizione al rumore”. 

Argomenti
Ambiente e salute
01/09/2019