Export agroalimentare, successo per la missione sarda a Londra

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I prodotti agroalimentari sardi conquistano Londra. La missione della Regione Sardegna e di una selezionata rappresentanza di aziende isolane in occasione del Real Italian Wine and Food, organizzato da Ice e inserito nel Programma per l’internazionalizzazione dell’assessorato regionale dell’Industria, è stata un successo. Lo spazio speciale riservato a ventisette imprese del comparto, accompagnate dal presidente Francesco Pigliaru e dall’assessora dell’Industria Maria Grazia Piras, è stato apprezzato da osservatori e addetti ai lavori presenti nella prestigiosa Westminster Church House. Per le aziende isolane è stata un’occasione importante per proporsi ai mercati esteri e in particolare al mercato britannico, sempre attento alla qualità dei prodotti dell’agroalimentare made in Italy. Gli imprenditori hanno potuto incontrare gli importatori locali e avviare trattative per la commercializzazione dei prodotti sardi a Londra. Particolarmente apprezzati i vini. Decine di esperti ed enologi britannici hanno degustato una selezione dei migliori vini delle cantine isolane in un Masterclass: dal Cannonau al Vermentino, dal Carignano al Monica.

«Entrare nei mercati esteri è difficile, ma per noi è essenziale», dice il presidente della Regione, Francesco Pigliaru. «Abbiamo un agroalimentare di altissima qualità, non possiamo venderlo solo in Sardegna, i grandi mercati mondiali sono molto interessati alle nostre eccellenze e noi dobbiamo sapere esattamente cosa fare per trarne benefici», aggiunge. «Le imprese molto piccole hanno difficoltà a farsi conoscere e a cogliere le opportunità, noi lavoriamo per unire, per spingerle a fare rete – prosegue – se ci si confronta tutti insieme con gli importatori e con chi ha avuto successo, possiamo migliorare lo scenario, con molte più imprese in grado di aprire il mercato per sé e per quelli che verranno dopo». Quanto agli incontri in giro per il mondo, «abbiamo pensato a una vera e propria campagna di conoscenza – sottolinea il presidente – la concluderemo con un evento in Sardegna, in cui riuniremo tutti quelli che in questi giorni sono stati qui, a Singapore, a Los Angeles e a Berlino, ci fermeremo a riflettere insieme, per capire quali sono i passi successivi da fare». Perché «non ci sono bacchette magiche – conclude Pigliaru – ma c’è un percorso da fare insieme».

Per l’assessora dell’Industria, Maria Grazia Piras, «stiamo investendo idee, progetti e risorse per far crescere l’export delle aziende sarde, a partire dall’agroalimentare, i nostri prodotti non temono la concorrenza in fatto di qualità e genuinità, perciò ci sono tutti i presupposti per vincere questa sfida». Secondo Maria Grazia Piras, «l’esperienza di Londra insegna che ce la possiamo fare, gli imprenditori possono cogliere i frutti del lavoro fatto in questi giorni nella capitale britannica, ma occorre puntare moltissimo sulla formazione». Ma per riuscire, «le aziende devono farsi trovare pronte, conoscere a fondo i mercati esteri ed essere accompagnate da consulenti e professionisti qualificati – insiste l’assessora – il discorso vale soprattutto per le imprese che non hanno un export manager, il nostro assessorato offre loro questa opportunità replicando l’esperienza dell’Export Lab, predisponendo nuovi bandi per il partenariato misto, costruendo nuovi bandi per le imprese singole e intensificando le missioni istituzionali per portare le eccellenze sarde in giro per il mondo».

02/11/2017