Equo compenso ai professionisti

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L’equo compenso ai professionisti è una delle novità apportate col decreto fiscale collegato alla Legge di bilancio 2018 per tutelare i professionisti verso tutti i clienti, dai piccoli ai grandi, dai privati alla pubblica amministrazione. Inizialmente previsto solo per gli avvocati, è stato poi esteso a tutti i professionisti, a prescindere dall’appartenenza o meno a un ordine o a un collegio professionale.

In base a quanto previsto dalla legge che converte il decreto fiscale, si intende per “equo compenso” il diritto di tutti i professionisti a ricevere un compenso minimo sotto il quale non si può scendere, proporzionato alla qualità e alla quantità del lavoro svolto. A garanzia dell’equità, il legislatore ha elencato le clausole vessatorie che, anche se introdotte in una convenzione, sono considerate nulle.

Le nuove tutele 2018, riguardano i rapporti in corso tra professionisti e loro clienti, grandi imprese, banche e assicurazioni, mentre per gli incarichi affidati dopo l’entrata in vigore della nuova legge, dovrà essere già garantito il diritto all’equo compenso anche nella pubblica amministrazione. In presenza di un compenso non equo è prevista la sostituzione con il compenso determinato dal giudice.

13/12/2017