Nel 2017 in Sardegna sono state liquidate 325 domande di contributo all’acquisto di riproduttori per il miglioramento della qualità delle carni bovine, per un totale di oltre 732mila euro erogati. Lo fa sapere Argea, il cui bando aveva l’obiettivo di migliorare la qualità degli allevamenti dei bovini da carne che, in alcune parti dell’isola, rappresentano vere e proprie eccellenze a livello nazionale.
Gli aiuti concessi in regime de minimis ad allevatori singoli e associati puntavano all’acquisto di animali riproduttori delle razze charolais, limousine, piemontese, chianina, marchigiana, romagnola, podolica, maremmana, pezzata rossa, sarda, sardo-modicana, sardo-bruna. Per accedere al finanziamento i riproduttori dovevano essere iscritti nei libri genealogici o nei registri anagrafici di razza e avere massimo cinque anni di età.
L’importo concesso a ogni singola impresa non deve superare i 15mila euro in tre anni, pari al 40% della spesa ammissibile per l’acquisto dei riproduttori, con ulteriori agevolazioni per giovani agricoltori e o per allevamenti localizzati in zone montane e svantaggiate. In tutto, le risorse a disposizione ammontano a 1milione di euro: l’attività di liquidazione continua.