Mercato: Il travel nel 2030 - si affermano 6 tipologie di viaggiatori, ecco come e perché viaggeranno

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Nel 2030 saranno 1,8 miliardi le persone che ogni anno viaggeranno oltre i propri confini nazionali, con un incremento annuo del 5%. La mappa del potere economico, dell’influenza politica e delle destinazioni di viaggio sarà ridisegnata, e le regioni ora emergenti (America Latina, Africa, Cina e Sud-est asiatico) saranno i principali mercati emissori del turismo. La popolazione globale sarà più numerosama anche più vecchia, rendendo necessario il ripensamento di molte modalità di consumo, incluse quelle del travel. Il wi-fi sarà ubiquo, si sarà affermato lo standard 5G per la rete cellulare, molto più veloce dell’attuale 4G, el’80-90% della popolazione del pianeta userà i social media. Alberghi e compagnie aeree offriranno preview immersive dei propri servizi attraverso la realtà virtuale, e molti lavori che oggi sono prerogativa “umana” saranno eseguiti da algoritmi, avatar virtuali per il customer service, sistemi di pagamento elettronici, personale “robotizzato”.

Lo scenario è quello tratteggiato da Future Traveller Tribes 2030, il report commissionato da Amadeus alla Future Foundation: benché sia impossibile sapere con certezza come sarà il mondo nel 2030 è però possibile prevederne alcuni aspetti, identificando i trend emergenti più rilevanti del presente e proiettandoli nel futuro cercando di stimarne l’impatto e la portata. È ciò che ha fatto Amadeus, che con il supporto di esperti “futuristi” ha provato a immaginare come sarà il mondo del travel fra 15 anni per offrire agli operatori del turismo indicazioni su come prepararsi ad affrontare le trasformazioni già in atto.

Il report, prima parte di uno studio più ampio che sarà pubblicato entro fine anno, si focalizza in particolare sui profili dei futuri viaggiatori, identificandone motivazioni al viaggio, possibili preferenze di prodotto, possibili comportamenti d’acquisto: ne emergono 6 tipologie di clientiche, secondo Amadeus, sono già visibili sul mercato attuale ma che in futuro prenderanno una forma più compiuta, esigendo prodotti e servizi a misura delle proprie specifiche esigenze. Eccole.

1. Il fan della semplicità
È il viaggiatore che ha poco tempo (e poca voglia) da dedicare alla pianificazione del viaggio e che quindi, previa garanzia di affidabilità, comfort e sicurezza, tende ad affidarsi a terzi affinché organizzino il suo viaggio. Questo tipo di cliente è propenso a condividere dati e informazioni personali se ciò gli porta un effettivo risparmio di tempo nelle ricerche, ma è anche attento alla trasparenza, e vuole informazioni chiare, semplici ed esaustive. È il cliente che si aspetta di ricevere offerte di viaggio in pacchetti già costruiti. In questa tipologia rientrano le classi medie dei paesi emergenti.

2. Il purista culturale
Considera il viaggio un’opportunità per staccare completamente dal proprio mondo e immergersi in culture molto diverse dalla propria. Privilegia l’autenticità dell’esperienza, è poco attento al comfort e schiva tutto ciò che reputa “commerciale”. È influenzato dal passaparola e gruppi social di nicchia, ed è aperto alla sharing economy, scegliendo magari di soggiornare in case private insieme agli abitanti locali. Poco ricettivo alle promozioni e alle offerte di viaggio, anche personalizzate, tende a sperimentare e a muoversi senza troppa pianificazione preliminare.

3. L’accumulatore di capitale social
È quello che cerca il riconoscimento sui social network e che sceglie un viaggio in base alla sua “condivisibilità” e al capitale social che genera in termini di commenti, visibilità, reputazione. Questo tipo di viaggiatore sfrutta ogni opportunità per raccontare online la propria esperienza, è influenzato dalle recensioni e dai commenti degli altri utenti e struttura il viaggio pensando a come meglio poterlo mostrare e condividere sui social. Inoltre, è propenso a monetizzare le proprie relazioni social offrendole alle aziende del travel (per esempio, un soggiorno gratis in cambio di recensioni e condivisioni social).

4. Il cacciatore di gratificazioni
Per lui (o lei) il viaggio è una meritata gratificazione nel mezzo di una vita stressante e professionalmente impegnativa: cerca le esperienze di lusso, le migliori spa con trattamenti personalizzati, il servizio vip in aeroporto per non aspettare in coda, i viaggi straordinari. È molto attento al ritorno sull’investimento ed è disponibile a fornire informazioni personali per vedersi proporre il prodotto di viaggio più adatto alle proprie esigenze, ma non apprezza troppo l’automazione, preferendo sempre e comunque il servizio "umano".

5. I forzati del meeting
Sono quelli che viaggiano per un fine specifico (rientra in questa categoria, per esempio chi partecipa a un evento, un congresso, un meeting di lavoro) e che quindi sono vincolati, nel tempo e nelle scelte di viaggio, dal perseguimento di quel fine. Prediligono sistemi di prenotazione semplici e intuitivi e prenotano con buon anticipo: in genere viaggiano spesso e apprezzano quindi le facilities di intrattenimento in aeroporto. Benché viaggino con un obiettivo, sono inclini a recepire proposte di esperienze leisure aggiuntive se formulate nel rispetto dei loro impegni.

6. Il viaggiatore etico
Sceglie le destinazioni per contribuire, con la propria spesa, ad accrescerne il benessere economico, utilizza compagnie aeree e alberghi che hanno programmi di sostenibilità e responsabilità sociale, spesso sceglie di contribuire personalmente con attività di volontariato nella destinazione. È pronto a sacrificare il comfort a favore di soluzioni che impattano meno sull’ambiente ed è interessato alle tecnologie di realtà virtuale per “vedere” luoghi dove non si reca per questioni etiche o politiche.

Queste tipologie, sottolinea Amadeus, non sono compartimenti stagni: i viaggiatori si potranno riconoscere in più di un profilo e avere comportamenti di scelta del travel più sfumati, meno nettamente definiti. Ciò che conta è avere chiare le tendenze di consumo e i fattori che motivano, e motiveranno, le persone a orientarsi verso specifiche modalità di acquisto e di viaggio, per potere elaborare strategie che ne incontrino i gusti e le esigenze.

Fonte: www.eventreport.it

27/05/2015