Pace fiscale, dichiarazione integrativa speciale fino a 100mila euro

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Secondo il decreto sulla “pace fiscale”, i contribuenti potranno correggere errori e omissioni o integrare le dichiarazioni fiscali presentate entro il 31 ottobre 2017 ai fini delle imposte sui redditi e addizionali, delle imposte sostitutive, delle ritenute e dei contributi previdenziali, dell’Irap e dell’Iva, presentando entro il 31 maggio 2019 una dichiarazione integrativa speciale con cui integrare i redditi non dichiarati fino al 31 dicembre 2017, con il limite di un aumento dell’imponibile fino al 30% di quanto denunciato e con un tetto massimo di 100mila euro all’anno per cinque anni, per un totale massimo di 500mila euro.

Sul maggior imponibile emerso si dovrà versare un’imposta sostitutiva forfettaria, pari al 20%, mentre per l’IVA, si dovrà calcolare l’aliquota media e, qualora impossibile da determinare, bisognerà pagare l’aliquota d’imposta ordinaria del 22%. Presupposto per accedere alla pace fiscale al 20% è quella di aver regolarmente presentato la dichiarazione dei redditi per tutti e cinque gli anni ammessi al condono, dal 2013 fino al 2017.

28/10/2018