Innovazione, l’Università di Sassari accanto alle imprese sarde attraverso il network R2I

Browse
Immagine simbolica tecnologia

Le imprese e le spin-off sarde che investono sull’innovazione potranno usufruire delle tecnologie sviluppate dall’Infn, l’Istituto nazionale di fisica nucleare, e dal Cern, l’organizzazione europea per la ricerca nucleare. Gli accordi sono stati siglati tra l’Infn e i primi Bic, Business innovation centre, ovvero gli incubatori e acceleratori d’impresa selezionati per far parte del Network R2I, Research to Innovation.

Il network supporterà iniziative mirate al trasferimento tecnologico, con la promozione e lo sviluppo di prodotti innovativi e servizi. Della rete Bic, considerata anima del progetto e gestita dall’Infn, fanno parte il Cubact dell’Università di Sassari, gli incubatori i3P del Politecnico di Torino, Bioindustry park di Colleretto Giacosa, vicino a Torino. Dovranno individuare, valutare e selezionare le startup interessate alle tecnologie dell’Infn e del Cern, impegnandosi a fornire supporto attraverso finanziamenti, infrastrutture e consulenza per un valore di 40mila euro.

Per il rettore dell’Università di Sassari, Massimo Carpinelli, «il Cubact è una realtà già attiva sul territorio a supporto degli imprenditori e dei ricercatori e acquista una statura internazionale di eccellenza grazie all’Infn e al Cern». Come spiega ancora Carpinelli, «è un’ulteriore grande risorsa per chiunque voglia sviluppare alta tecnologia e una grande opportunità per lo sviluppo della cultura imprenditoriale dei nostri studenti impegnati nel Contamination lab».  

Il prossimo appuntamento di R2I è fissato per settembre, con la pubblicazione del primo bando a cui potranno aderire le aziende interessate a partecipare al progetto. Tutte le tecnologie e gli aggiornamenti relativi al bando per le aziende saranno pubblicati sul sito del Trasferimento tecnologico dell’Infn e dei Bic partecipanti alla rete.

Argomenti
Startup e imprese innovative
20/07/2018