Nuove opportunità imprenditoriali con le "Smart Grid"

Il passaggio da una Società dei consumitout court a una Società dei consumi intelligenti (o smart, per utilizzare un termine sempre più diffuso, e spesso abusato proprio per il fascino che il temine esercita) richiede la ridefinizione dei modelli tradizionali di produzione e consumo dell’energia in generale, e in primis dell’energia elettrica, che ne è la forma più versatile e più ampiamente utilizzata al Mondo.

Ma come conciliare la costante e crescente richiesta di energia elettrica con le esigenze di efficientamento energetico e riduzione delle emissioni climalteranti che sono alla base di tutti i modelli di sviluppo sostenibile?

Oggi la richiesta e la conseguente distribuzione di energia elettrica avvengono su reti elettriche strutturate per fornire energia prodotta sul momento in base alla richiesta, con centrali elettriche di grande potenza che aumentano la produzione all’aumentare della domanda. Inoltre la distribuzione di energia avviene su grandi distanze attraverso infrastrutture complesse, il che comporta notevoli perdite di energia fra quanto prodotto e quanto effettivamente consumato.

Secondo Terna le perdite di energia elettrica nel 2015 ammontano a 19,7 TWh (1 TWh = 1 miliardo di kWh), il che vuol dire che  tale inefficienza dei modelli di produzione e consumo ha comportato lo spreco di 4,5 milioni di TEP (TEP = Tonnellata equivalente di petrolio), e l’immissione in atmosfera di 6,9 milioni di Tonnellate di CO2 (1 kWh = 0,3524 Kg/CO2 calcolato sul valore del mix energetico nazionale).

 

BILANCIO ELETTRICO ITALIA 2015 - TWh

Produzione lorda

283,0

Produzione netta

272,4

Richiesta

316,9

Consumi

297,2

Perdite

19,70

 

 

Fonte: Terna

 

 
 

Da questa sfida nasce il concetto di Smart grid”, cioè di rete elettrica intelligente per la gestione efficiente dei seguenti fattori:

  • crescente domanda di energia elettrica
  • riduzione delle perdite da vettoriamento
  • riduzione delle emissioni climalteranti in atmosfera
  • gestione della generazione elettrica distribuita
  • gestione della generazione non programmabile da FER (fonti energetiche rinnovabili)
  • incremento delle reti elettriche locali (microgrid)

Il termine Smart grid racchiude quindi in un unico sistema la gestione organica di tali fattori tramite tecnologie di comunicazione in grado di permettere ingenti scambi di dati tra i dispositivi intelligenti distribuiti nel sistema elettrico.

 

La trasformazione dei modelli di produzione e trasmissione dell’energia elettrica costituisce un’ottima prospettiva di business non solo per i grandi competitors dell’energia, ma anche per le PMI che possono sfruttare alcuni dei grandi temi legati allo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili nelle smart grid, come ad esempio:

  • micro-generazione elettrica diffusa, per l’autoconsumo o la vendita diretta nell’ambito dei SEU (Sistemi efficienti d’utenza);
  • accumulo dell’energia elettrica non auto-consumata per il riutilizzo in momenti successivi alla produzione;
  • sviluppo della domotica per un più razionale utilizzo della risorsa energetica;
  • mobilità sostenibile e sviluppo della propulsione elettrica individuale;
  • ricerca e sviluppo di nuove tecnologie.

Secondo uno studio riportato da Assoelettrica gli investimenti europei nel settore entro il 2020 ammonteranno a 80 miliardi di euro.

 

Per approfondimenti:

-        Commissione Europea - JRC Joint Reserch Center: rapporto “smart grid project in Europe”

-        Assoelettrica: lo sviluppo degli investimenti nelle smart grid

-        SEU - Sistemi efficienti di utenza: guida Assorinnovabili

-        Accumulo dell’energia per l’autoconsumo: quaderno tecnico di Qualenergia.it

 

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