Costituire joint venture

Entrare in certi mercati esteri e creare una presenza diretta su tali mercati può essere molto costoso e richiedere tempo. Per questo, tra i vari modi in cui un’impresa può accedere al mercato, assume un certo rilievo la possibilità di stringere alleanze strategiche con società estere, soluzione che, infatti, offre risultati in tempi brevi e a basso costo.

L’alleanza consiste nell’accordo di cooperazione fra imprese, relativamente durevole e finalizzata al raggiungimento di un obiettivo comune. Quindi un’alleanza non può consistere in una semplice transazione di scambio.

I più celebri esempi di alleanza strategica sono certamente dati dalla joint venture e dai consorzi.

Le joint venture rappresentano un eccellente e sempre più comune strumento per le imprese straniere per penetrare il mercato.

Una joint venture è un'organizzazione giuridica che assume la forma di una partnership a breve termine in cui le parti si impegnano congiuntamente nell’ambito di una singola operazione per generare un profitto reciproco. All’interno di una joint venture ciascuna delle parti ( individui, gruppi di individui, società o enti), quindi, contribuisce con proprie attività e condivide i suoi rischi.

Di solito le joint venture finalizzate all’internazionalizzazione includono società estere e nazionali poiché il vantaggio è dato proprio dal fatto che una delle società partner opera nel mercato in cui l’altra o le altre società vorrebbero entrare.

Quale può essere allora l’apporto delle società italiane in una joint venture all’estero? Generalmente esse apportano nuove tecnologie e pratiche commerciali, mentre le società locali hanno già i rapporti e i necessari documenti governativi e autorizzativi nel mercato di riferimento e sono radicate in loco.

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