È stato pubblicato il decreto del Ministro dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, che ha adottato il Piano Nazionale Infrastrutture di Ricerca (PNIR) 2021 – 2027, parte integrante del Programma Nazionale della Ricerca (PNR).
Il PNIR fornisce l’orientamento strategico per le politiche legate al cruciale tema delle Infrastrutture di Ricerca e ha lo scopo di fornire un maggiore dettaglio sul piano tecnico-strategico, definendo e aggiornando le priorità nazionali.
Le Infrastrutture di ricerca – ovvero gli impianti, le risorse e i servizi connessi utilizzati dalla comunità scientifica per compiere ricerche ad alto livello nei loro rispettivi settori – sono uno degli strumenti fondamentali per i ricercatori, dai settori della fisica delle particelle a quelli della scienza della vita, e sono ambienti unici attorno ai quali si riuniscono comunità scientifiche che provengono da nazioni e discipline differenti.
Le Infrastrutture di ricerca sono, infatti, decisive per la nostra capacità di compiere progressi scientifici e promuovere l’innovazione e si pongono sempre più quale fulcro dei futuri investimenti, sia pubblici che privati, nonché come fattori abilitanti per la conduzione di ricerca scientifica eccellente, per raggiungere i più sfidanti obiettivi posti sul piano europeo e nazionale.
Il PNIR, quindi, identifica le infrastrutture di ricerca prioritarie per l’Italia adottando, allo scopo, modalità e criteri europei, e fornisce la possibilità di mettere a sistema quanto già presente nel nostro sistema Paese. Determinante sarà, nei prossimi anni, la capacità di coinvolgere tutte le parti potenzialmente interessate, dalle comunità scientifiche al settore privato alle varie istituzioni, ancora di più in vista della partenza della nuova politica di coesione europea e della attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, nonché delle opportunità offerte dal Programma Quadro di ricerca e innovazione Horizon Europe.