Turismo, 5% di calo medio stimato su arrivi e presenze per la stagione 2019

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Immagine simbolica turismo

Le previsioni per la stagione turistica 2019 in Sardegna non si preannunciano favorevoli. Secondo un’indagine dell’Osservatorio di Federalberghi Sardegna, realizzata a giugno scorso con un questionario online a cui ha preso parte un campione di 450 operatori turistici sardi, tra arrivi e presenze si avrà un decremento medio di circa il 5%, rispetto al 2018.

A preoccupare gli operatori turistici sono soprattutto le poche prenotazioni ricevute per agosto: quasi il 50% di posti letto è ancora disponibile. Occorrono strategie più efficaci per rendere la Sardegna più competitiva, rispetto ad altri Paesi come il Nord Africa e la Turchia, dove è possibile soggiornare in strutture che costano fino a un terzo in meno di quelle presenti nell'Isola.

Secondo il 24,2% del totale del campione intervistato, tra gli operatori del settore alberghiero ed extra-alberghiero, il numero dei turisti nel 2019 risulta in calo di oltre il 10% rispetto al 2018. La diminuzione si attesta tra il 5% e il 10% per un operatore su cinque (19,9%), mentre appena l'8% degli intervistati è fiducioso e ritiene che potrà esserci addirittura un incremento di presenze. Per attrarre clienti, tanti operatori, anche in alta stagione, spesso propongono delle offerte e promozioni vantaggiose, che però si rifletteranno sulla riduzione del fatturato.

Tra i problemi che affliggono il settore turistico c'è il fenomeno dell'abusivismo. In base a una stima, calcolata prendendo come riferimento gli annunci di alloggi proposti su Airbnb, tra dicembre 2018 e aprile 2019, su un totale di 31.676 inserzioni sono appena 7mila quelli in possesso di regolare codice Identificativo univoco numerico (Iun), che certifica ogni singola struttura.

Argomenti
Turismo
02/07/2019