Sardinia Experience: fare impresa culturale è un'esperienza "Nuragica"

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il logo di nuragica, concept di sardina experience

«Valorizzare l’identità culturale di un territorio grazie all’introduzione di nuovi linguaggi e nuove tecnologie».È la missione dichiarata di Sardinia Experience, una start-up innovativa nata per operare produttivamente nel settore culturale, che in pochissimo tempo si è già fatta conoscere in ambito internazionale grazie a un proprio concept, denominato “Nuragica”, che promuove cultura e turismo nell’isola attraverso un corretto mix tra innovazione nell’approccio agli strumenti divulgativi e valorizzazione di contenuti identitari e tradizionali. A parlare a SardegnaImpresa di questa avventura sono due dei fondatori, Maria Carmela Solinas e Paolo Alberto Pinna, project manager di “Nuragica”.

Quando nasce Sardinia Experience?

Anche se il progetto parte da lontano, si tratta di una realtà giovane, una start-up fondata nell’aprile del 2017.

Da dove trae ispirazione l’idea imprenditoriale?

L’idea della start-up nasce proprio dalla volontà di operare per la promozione culturale ai fini turistici e identitari dei diversi territori della Sardegna.

Chi sono i protagonisti?

L’idea imprenditoriale trae ispirazione dall’esperienza dei suoi fondatori. Il team guidato da Paolo Alberto Pinna e Maria Carmela Solinas è composto da un gruppo di giovani sardi portatori di un profondo background di competenze professionali spese nella promozione dell’isola, nello storytelling, nell’archeologia, nel tour operating internazionale e nella comunicazione.

Come sono arrivati alla creazione dell’azienda?

Sono stati proprio questi elementi a portare alla nascita di Nuragica, un inedito modello di Edutainment, che mescola divulgazione e intrattenimento sulla storia della civiltà nuragica.

Quali sono i risultati raggiunti e qual è il prossimo obiettivo aziendale?

Sardinia Experience, grazie all’ideazione di Nuragica, è riuscita a creare una perfetta connessione tra cultura e turismo, creando un nuovo modo di operare nel settore culturale della Sardegna e mettendo in rete i maggiori siti archeologici di eccellenza. La mostra è unica nel suo genere e ha riscosso in pochi mesi un successo inaspettato, inducendoci a replicarla anche lo scorso inverno a Sassari. La scelta è stata azzeccata e ha portato a Nuragica il grande pubblico dei sardi alla costante ricerca di elementi identitari del passato.

Come e quanto è cresciuta l’azienda?

Tanto, come conferma il passaggio da due a sette addetti. Nuragica conta sulle risorse dei suoi fondatori e si autofinanzia grazie agli ingressi: in cinque mesi il fatturato ha raggiunto quota 140mila euro. È un ottimo risultato in un settore privo di riferimenti sul mercato, dato che si tratta di un originale percorso museale materiale e immateriale che cresce e si rinnova per ogni tappa del lungo tour.

Quanto è importante la tradizione?

Molto. È nella tradizione che il progetto e il background personale affondano le radici. È da questa che si trae l’ispirazione e i contenuti da valorizzare. Nuragica è un viaggio nel tempo: il percorso narrativo, gli scenari reali e virtuali e le modalità di coinvolgimento emozionale portano il visitatore a immergersi nella Sardegna di 3mila e 500 anni fa. Una mostra che con un linguaggio semplice racconta una storia millenaria, da troppo tempo confinata tra le mura silenziose dei musei statali. Nuragica la riporta all’attenzione di tutti. E dopo il successo di Olbia, Sassari e Barumini, dal 16 febbraio è approdata al Centro polifunzionale di Nuoro.

Quanto è importante l’innovazione?

Nel concept “Nuragica” è quasi tutto. Solo con l’innovazione del linguaggio è stato possibile emanciparsi dalla riduttiva visione che hanno i sardi di loro stessi. Attraverso un linguaggio “poco sardo” è emersa una tradizione e una cultura che i linguaggi tradizionali non avevano espresso abbastanza, non in modo universalmente leggibile. Questo si è tradotto in storytelling, comunicazione efficace, tensione a uno standard qualitativo, controllo di gestione, introduzione di una realtà virtuale immersiva unica nell’isola.

Nuragica è un’esperienza coinvolgente e interattiva. La realtà virtuale consente di vivere attivamente l’epoca nuragica. Il concept è patrocinato dalla Regione Sardegna, ha il plauso del Ministero della Cultura. La sottosegretaria Lucia Borgonzoni, che ha visitato la mostra in novembre, è rimasta molto colpita. Nel 2017, alla Borsa del turismo archeologico di Paestum, il format di Sardinia Experience è stato accreditato tra i dieci più innovativi in Italia, diventando oggetto di ricerca per Euromed, il Congresso mondiale del settore, e Università della Campania. Infine, non mancano autorevoli riconoscimenti, dal critico Vittorio Sgarbi all’antropologo Bachisio Bandinu, e grandi sinergie, come quella con la Dinamo Banco di Sardegna.

Qual è il plusvalore di operare in Sardegna?

Quello di aver a che fare con contenuti di straordinario valore per qualità e quantità.

Qual è il plusvalore legato a fare impresa in ambito culturale?

La gratificazione, non misurabile, di far parte di un progetto che va molto al di là delle logiche del fare impresa.

01/03/2019