Regno Unito, l’incertezza sulla Brexit favorisce il Made in Italy

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Regno Unito, l’incertezza sulla Brexit favorisce il Made in Italy

Il clima di incertezza sulla Brexit e l’ipotesi di un’uscita del Regno Unito dall'Unione Europea senza accordo il prossimo 31 ottobre favoriscono il Made in Italy. È quanto emerge da un’analisi condotta dalla Coldiretti sui dati Istat relativi al commercio estero per il periodo gennaio-luglio 2019.

Le esportazioni italiane verso il Regno Unito nei primi sette mesi del 2019 sono cresciute dell’8,9%. Tale crescita record è stata favorita dal timore di una Brexit senza accordo: in questa ipotesi, infatti, il Regno Uniti diventerebbe a tutti gli effetti un Paese Terzo nei confronti degli altri Stati Membri UE e, quindi, dell’Italia.

Il Regno Unito è il quarto partner commerciale italiano nel settore agroalimentare. Dopo il vino che complessivamente fattura sul mercato inglese quasi 827 milioni di euro, al secondo posto tra i prodotti agroalimentari italiani più venduti in Gran Bretagna c’è l’ortofrutta, seguita da pasta, formaggi e olio di oliva. Particolarmente apprezzati dal consumatore britannico, il Grana Padano e il Parmigiano Reggiano con un volume d’affari intorno agli 85 milioni di euro.

Infine, secondo l’analisi della Coldiretti, in caso di uscita del Regno Unito senza accordo un problema non secondario sarebbe rappresentato dai prodotti a indicazione geografica tipica quali IGP e DOP. Tali prodotti infatti incidono per circa il 30 per cento sul totale dell’export agroalimentare Made in Italy in Gran Bretagna e senza protezione europea rischierebbero di subire la concorrenza sleale dei prodotti di imitazione da Paesi extracomunitari.

 

Argomenti
Internazionalizzazione ed export
30/09/2019