Otq, con Sud Legno la Sardegna esporta innovazione

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sud legno - stabilimento produttivo

Una delle chiavi di volta del progetto della Regione per la ripresa, la crescita e lo sviluppo del sistema economico e produttivo della Sardegna è rappresentata dalla capacità di superare la condizione geografica di isolamento. Oltre a creare le condizioni per far sì che l’isola sia connessa alle principali reti su cui si sviluppa l’economia globale e sia messa nelle condizioni di giocare un ruolo da protagonista in ambiti particolarmente innovativi, che hanno trovato terreno fertile nella vocazione tecnologica e nel sistema della ricerca sarda, l’assessorato regionale dell’Industria è impegnato a portare le imprese locali oltre i confini regionali e nazionali. È stato proprio grazie alle iniziative del governo regionale che alcune aziende hanno potuto muovere i primi passi in un ambito, quello dell’internazionalizzazione e della promozione all’estero delle imprese sarde, su cui molte realtà puntano ormai con decisione. Una di queste è Sud Legno, proprietaria del marchio Otq. Dell’esperienza in atto Sardegna Impresa ha parlato col fondatore e direttore creativo, Matteo Congiu.

Da quanto esiste questa realtà imprenditoriale e di cosa si occupa?

È nata più di trentacinque anni fa e opera nel settore degli infissi in legno. Il brand con cui partecipiamo alle iniziative della Regione Sardegna si chiama Otq, realtà nata un anno e mezzo fa, quando abbiamo creato “Bisu”, che in sardo vuol dire sogno. È il nostro primo prodotto ed è un complemento d’arredo con una forte connotazione sarda, perché è il primo letto al mondo realizzato col sughero. Il nome del nostro nuovo marchio deriva proprio da “ottigu”, il sughero detto in sardo.

Quanto e come sono cambiati la sua mission e il suo core business?

Sud Legno si occupa di infissi in legno, Otq di arredamento e design in sughero. È cambiato il nostro modo di lavorare e di rapportarci con clienti effettivi e potenziali. L’identità del prodotto è utile per far conoscere la tradizione e portare la nostra cultura all’estero, dove si concentra prevalentemente il nostro mercato. Abbiamo modificato il nostro approccio al lavoro di tutti i giorni, dobbiamo pensare al cliente che vive all’estero, a culture differenti, a diverse forme che possano essere apprezzate all’estero, abbiamo smussato i nostri angoli per capire su chi puntare, a chi indirizzare i nostri prodotti e verso quali mercati virare.

Qual è il grado di innovazione – tecnologica, di sistema o comunicativa – e quanto ha influito sui risultati?

Il grado di innovazione tecnologica è alto e ha influito notevolmente sui risultati. Il sughero è tradizione, ma l’uso di questo materiale nei nostri arredi è fortemente innovativo. Funzionalità, benessere e design sono le caratteristiche dei nostri prodotti. La naturalezza del materiale del letto, l’assenza di elementi di metallo e di flussi elettrostatici ed elettromagnetici migliorano il riposo.

Quanto è radicata la vostra realtà nel territorio, in termini economici e sociali?

L’azienda è presente nel territorio da oltre trent’anni e offre lavoro e servizi per la comunità. Puntiamo soprattutto su qualità e professionalità.

I livelli occupazionali sono stabili o in crescita? E confidate che le strategie elaborate più di recente possano favorire ulteriormente la crescita degli occupati?

I livelli occupazionali sono stabili, ma stiamo ristrutturando l’azienda per renderla più dinamica e contiamo di aumentare la forza lavoro.

Quali sono gli obiettivi a breve, media e lunga durata?

Vogliamo far conoscere le qualità del sughero nel mondo, è un materiale naturale, resistente al calore e antistatico. La novità di questa materia e l’esperienza col legno hanno dato vita una collezione di complementi d’arredo e oggetti originali.

Le politiche comunitarie, nazionali e regionali sono un’opportunità? Cosa consigliare a chi vuole iniziare a fare impresa per non farsele sfuggire?

Far conoscere l’azienda e i suoi lavori, e intanto continuare a produrre. Lo scorso ottobre siamo stati selezionati tra le dieci startup sarde selezionate per un viaggio negli Usa alla ricerca di investitori ed esperti del mercato americano e a Los Angeles abbiamo presentato il primo letto di sughero al mondo: ecco, le politiche comunitarie, nazionali e soprattutto regionali ci stanno facendo crescere e interfacciare con la dimensione internazionale, per metterci in gioco e dimostrare quanto valiamo. Senza, non potremmo crescere e farci conoscere fuori dall’isola.

Argomenti
Internazionalizzazione ed export
21/02/2018