Definizione liti pendenti, online modello e istruzioni

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omino che taglia scritta TAX con forbici

Sono stati pubblicati sul sito dell’Agenzia delle entrate il modello e le istruzioni per aderire alla definizione agevolata delle liti pendenti, con la quale si possono definire le liti su atti impositivi pendenti in ogni grado di giudizio, compreso quello in Cassazione e a seguito di rinvio, in cui è parte l’Agenzia delle entrate. Per accedervi è necessario aver notificato il ricorso in primo grado entro il 24 ottobre scorso e che alla data di presentazione della domanda il processo non si sia concluso con una pronuncia definitiva. Il modello va presentato all’Agenzia delle entrate entro il 31 maggio, inviando distintamente una domanda di definizione riferita a ciascun atto impugnato.

La trasmissione va effettuata direttamente dai contribuenti abilitati ai servizi telematici dell’Agenzia delle entrate, incaricando un soggetto abilitato o recandosi in uno degli Uffici territoriali di una qualunque Direzione provinciale dell’Agenzia delle entrate. Non sono ammesse modalità di presentazione tramite raccomandata A/R o tramite pec. Non è ancora disponibile il servizio di compilazione online.

Il pagamento dovrà avvenire in unica soluzione se la somma dovuta non supera i mille euro. Per gli importi superiori è possibile frazionare fino a un massimo di venti rate trimestrali con scadenze 31 maggio, 31 agosto, 30 novembre e 28 febbraio. Per le scadenze successive alla prima, sono dovuti gli interessi legali a decorrere dal 1° giugno e fino alla data del pagamento.

Per approfondimenti e ulteriori informazioni, clicca qui e consulta il documento allegato

28/02/2019