Non solo questione di stipendio: perché le persone amano o odiano il proprio lavoro

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Soddisfazione e motivazione dei dipendenti non sono direttamente proporzionali alla retribuzione: lo stipendio è certo parte del “pacchetto motivazionale”, ma sono anche altri i fattori che determinano frustrazione o soddisfazione, amore o odio per il proprio lavoro.

Lo dice Korn Ferry, società americana di selezione del personale, che ha rilevato come ciò che il 43% dei dipendenti principalmente apprezza del proprio lavoro sia la qualità dei rapporti con colleghi e clienti. In seconda battuta (18%) ci sono la cultura e i valori dell’azienda, che devono allinearsi a quelli individuali ed esprimersi coerentemente nell’organizzazione aziendale (un’azienda non può dirsi “partecipativa” e poi non tenere conto dell’opinione dei dipendenti). Al terzo posto (17%) ci sono invece le opportunità di crescita professionale e al quarto (13%) la qualità delle relazioni fra il management e gli altri dipendenti. La retribuzione competitiva è all’ultimo posto, considerata un fattore che fa apprezzare il proprio lavoro soltanto dal 6% degli intervistati.

Interrogati su quali sono invece i maggiori fattori di frustrazione sul posto di lavoro, più della metà degli intervistati (il 55%) ha indicato la mancanza di opportunità di crescita professionale. Seguono, a grande distanza, i cattivi rapporti  con il management (19%) e la mancata identificazione con la cultura e i valori aziendali (14%). Pochi sembrano considerare un basso stipendio fonte di frustrazione (solo l’11%).

Infine, che cosa contribuisce di più a migliorare il livello di soddisfazione delle persone per il proprio lavoro? Secondo l’indagine, per quasi metà del campione è lavorare per un’azienda con valori e cultura in cui riconoscersi, e per il 20% avere chiare opportunità di avanzamento professionale. Solo il 10% dice che una retribuzione più equa farebbe loro amare di più il proprio lavoro, mentre percentuali ancora inferiori indicano che sarebbero determinanti migliori programmi di formazione e migliori feedback da parte del datore di lavoro.

Fonte: Event Report

 

03/03/2015