L'impresa italiana cresce grazie agli under 35

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A dispetto della crisi, ogni giorno in Italia nascono 300 imprese guidate da giovani. È il dato emerso nel corso dell’Assemblea dei presidenti delle Camere di commercio italiane, in scena a Rieti nei giorni scorsi. Mei primi nove mesi di quest’anno, gli uder 35 hanno creato circa 90mila imprese, pari al 31 percento del totale delle nuove imprese nate in Italia. Sono quasi 40mila quelle che nello stesso periodo hanno chiuso i battenti: il saldo attivo è di circa  50mila unità, 8mila in più rispetto al dato registrato nello stesso arco di tempo durante il 2015.

La fotografia fornita da Unioncamere-Infocamere attraverso l’indagine Movimprese rimarca il contributo fornito al dinamismo del tessuto imprenditoriale nazionale dai nati dopo il 1981 in molte regioni del Mezzogiorno. In Basilicata, Calabria e Molise, per esempio, le iscrizioni di nuove attività da parte degli under 35 superano il 38 percentto del totale, in Campania sono il 37,5 percento, in Sicilia il 36,8 percento e in Sardegna il 33,6 percento.

In Italia le imprese giovanili sono circa 600mila, pari al 10 percento del totale delle imprese, e si concentrano prevalentemente nei settori tradizionali, dal commercio (29 percento) alle costruzioni (14 percento), sino alle attività ricettive e di ristorazione (10 percento). Ma i nuovi giovani “capitani d’impresa” puntano parecchio su settori ad alto valore aggiunto di innovazione e ricerca, a iniziare dalle telecomunicazioni: oltre metà delle imprese fondate quest’anno le si deve ai giovani. Nei servizi finanziari si arriva quasi al 50 percento, mentre nelle attività imprenditoriali legate a cinema, video,  programmi televisivi e registrazioni musicali si supera il 40 percento.

Per il presidente di Unioncamere, Ivan Lo Bello, “l’intraprendenza dei nostri giovani mantiene positiva la dinamica della natalità delle imprese, è un dato incoraggiante e va sostenuto”. Secondo Lo Bello, “occorre puntare su innovazione, digitale, semplificazione amministrativa e legame tra scuola e impresa”.

28/10/2016