Il Piano energetico ambientale della Regione

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Piano energetico ambientale

Il Piano energetico ambientale è lo strumento con cui la Regione programma le proprie politiche energetiche e di sviluppo energetico in base alle linee-guida e alle norme comunitarie e nazionali. L’Ue impegna i Paesi membri ad adottare nuovi modelli di sviluppo mirati alla salvaguardia ambientale e a promuovere linee programmatiche per l’efficientamento energetico di settori come edilizia, trasporti e industria, approvando obiettivi sempre più ambiziosi di abbattimento di consumi ed emissioni climalteranti. Il raggiungimento degli obiettivi dipende dagli investimenti, metà degli quali riguarda edilizia e terziario. Si attende che i risparmi di combustibile li compensino in buona parte.

Il Piano energetico ambientale della Regione Sardegna approvato dalla giunta Pigliaru il 2 agosto 2016 progetta il futuro energetico dell’isola senza il Progetto Galsi, il Gasdotto Algeria-Sardegna-Italia, archiviato nel maggio 2014. Il Pears concorre al raggiungimento degli impegni nazionali e comunitari in tema di risparmio ed efficientamento energetico, secondo una ripartizione di burden sharing stabilita dal Decreto del Ministero per lo Sviluppo economico del 15 marzo 2012. La Sardegna dovrà raggiungere nel 2020 l amisura di consumi finali lordi da fonti energetiche rinnovabili del 17,8%.

Ma il Pears mira a raggiungere entro il 2030 una soglia di riduzione delle emissioni climalteranti del 50% sul consumo di energia, ben oltre il 40% indicato come obiettivo dalla Comunità europea. Il traguardo sarà raggiunto solo attraverso l’azione coordinata di alcuni obiettivi generali individuati dal Pears, come la trasformazione del sistema energetico sardo, verso una configurazione integrata e intelligente (Sardinian smart energy system), la sicurezza energetica, l’aumento dell’efficienza e del risparmio energetico e la promozione della ricerca e della partecipazione attiva in campo energetico.

 

Argomenti
Ambiente e salute, Energia
22/02/2017