Dall’Energy Manager all’Esperto in Gestione dell’Energia (EGE)

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La progettazione, l’implementazione e la certificazione di un Sistema di Gestione dell’Energia, richiede il coinvolgimento più o meno diretto di quasi tutte le figure professionali all’interno dell’azienda (direzione generale, direzione amministrativa, Responsabili di Produzione e Manutenzione, Gestione Qualità e Ambiente e Risorse Umane); nel caso non si disponga di figure interne sufficientemente preparate la direzione aziendale avrà cura di reperirle anche all’esterno; tra tutte le figure coinvolte la più importante è quella dell’Energy manager.

Il termine energy manager è stato coniato nel mondo anglosassone nel periodo della crisi energetica degli anni ’70 per identificare la persona incaricata della spesa energetica in fase di approvvigionamento ed in fase di utilizzo delle risorse. In Italia la Legge 10 del 1991 ha poi di fatto istituito la figura equivalente di “responsabile per la conservazione e l’uso razionale dell’energia” con il compito di “predisporre i bilanci e di individuare le azioni, gli interventi, le procedure e quant’altro necessario per promuovere l’uso razionale dell’energia”.

Nell’uso comune odierno il termine energy manager è utilizzato per indicare un esperto in gestione dell’energia, con competenze anche in ambito ambientale data la stretta connessione tra ambiente ed energia. La norma UNI CEI 11339 ha ufficialmente introdotto la figura dell’EGE (Esperto in Gestione dell’Energia), definendola come una  persona che ha conoscenza, esperienza e capacità necessaria per gestire l’uso dell’energia in modo efficiente; il titolo di EGE viene conseguito dall’energy manager a seguito del superamento di un percorso di certificazione volontaria eseguito da organismi operanti secondo i requisiti della UNI CEI EN ISO/IEC 17024.

 

Aggiornato il 17/06/2017