Turismo, la ciclovia della Sardegna nella rete nazionale

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La ciclovia turistica della Sardegna entra nel piano nazionale delle ciclovie. Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delio, e i rappresentanti del Ministero dei Beni culturali e Turismo, hanno siglato a Roma un protocollo d’intesa che regola la progettazione e la realizzazione di 1.230 chilometri di pista ciclabile sugli oltre 2mila chilometri che la Sardegna riserva alle due ruote. Pensata come infrastruttura turistica, la rete si articola in quattro direttrici e collega porti e aeroporti, attraversando centri urbani e zone paesaggistiche di pregio. Il protocollo sancisce l’inserimento della ciclovia sarda nel sistema nazionale di ciclovie turistiche, definendo le azioni e gli impegni delle parti per la progettazione, la realizzazione e il finanziamento dell’opera.

La ciclovia turistica della Sardegna fa parte della rete ciclabile regionale. È collegata alle principali porte di accesso all’isola, ossia i porti di Cagliari, Olbia e Porto Torres e gli aeroporti di Cagliari, Olbia e Alghero. segue quattro direttrici, l’occidentale da Alghero a Cagliari, che misura 538 chilometri, l’orientale da Santa Teresa a Cagliari, di 508 chilomeri, la trasversale da Porto Torres a Santa Teresa, 120 chilometri in tutto, e la trasversale da Dorgali a Macomer, che misura 70 chilometri. Gli itinerari attraversano zone di alto valore naturalistico e centri urbani con numerosi elementi d’interesse storico, archeologico e architettonico. Il 40% della ciclovia è in sede propria, il 50% si sviluppa su strade locali urbane o arginali e vicinali con bassi livelli di traffico veicolare, il 9% prevede la percorrenza di strade statali e provinciali, tutte declassabili con velocità massima di 50 km/h.

Il 78% della ciclovia turistica sarda ha una pendenza inferiore al 3%, affrontabile anche da ciclisti non esperti o allenati. Ha una larghezza minima che oscilla tra il metro e mezzo e i due metri e mezzo e risponde a requisiti di sostenibilità e accessibilità diretta e indiretta diffusa. La rete degli itinerari ciclistici regionali, di cui la ciclovia turistica fa parte, è di circa 2mila chilometri ed è stata progettata dall’Arst in collaborazione con il Centro ricerche economiche e mobilità delle Università di Cagliari e Sassari a seguito di un’ampia attività di progettazione dal basso che ha coinvolto 65 associazioni, 209 enti locali, gli assessorati regionali del Turismo, dell’Agricoltura, dell’Ambiente e degli Enti locali, l’Enas e Forestas.

Il costo complessivo stimato per la sua realizzazione ammonta a 110milioni di euro. Entrare nel sistema nazionale consente la co-partecipazione statale per progettazione e opere. Il riconoscimento di infrastruttura strategica di livello nazionale è determinante, oltre che per l’ammissione alla ripartizione delle risorse economiche disponibili a livello nazionale, anche per l’accesso a eventuali finanziamenti comunitari.

«Puntiamo molto sulle ciclovie e abbiamo fatto un significativo passo avanti – dice Pigliaru – i numeri del turismo balneare sono in continua crescita ma serve andare oltre, aumentando i flussi nei mesi di spalla e attirando i visitatori verso le zone interne». Attraverso progetti come questo, «lavoriamo concretamente per raggiungere l’obiettivo, rivolgendoci a un turismo nuovo, che vuole scoprire il paesaggio muovendosi lentamente, in modo sostenibile e con rispetto».

10/08/2017