Semplificazione, avanza la "rivoluzione silenziosa" della giunta regionale

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la presentazione della nuova legge di semplificazione

La giunta regionale spinge sulla semplificazione. Il governo sardo punta all’approvazione entro giugno di un nuovo disegno di legge e intanto programma per aprile una Giornata della semplificazione. Forte degli ottimi risultati centrati con l’istituzione nel 2016 del Suape, lo Sportello unico per le attività produttive e l’edilizia, e il taglio di trecento leggi del periodo tra il 1949 e il 1969, la giunta Pigliaru è all’opera per una nuova “taglia leggi” con l’ambizione di dotare la Regione di norme sempre più chiare, semplici e rispondenti alle esigenze di cittadini e imprese. La semplificazione è uno degli obiettivi dichiarati del programma dell’attuale governo isolano, e a quasi un anno e mezzo dal varo della legge che ha fatto nascere il Suape, imprimendo una forte accelerazione al nuovo corso sulle norme che regolano i procedimenti amministrativi, le nuove azioni messe in campo puntano a completare la riforma e dare ulteriori certezze sui tempi della burocrazia regionale.

Dal rilascio della piattaforma tecnologica del Suap, nel 2010, all’istituzione del Suape, nel 2017, sono state presentate allo sportello quasi 300 mila pratiche. L’anno scorso il numero è stato doppio, oltre 70 mila, rispetto al 2016. Il maggior numero di pratiche riguarda il commercio al dettaglio (21.9%), gli interventi di edilizia ordinaria (18.5%) e la somministrazione di alimenti e bevande (12.5%). Grazie al Suape, nel 2017 è quasi raddoppiato rispetto al 2016 il numero di pratiche con immediato avvio a zero giorni. Ciò ha consentito di dare tempi certi e brevi per l’89% delle pratiche in autocertificazione e l’11% di quelle in conferenze di servizi (di cui l’84% in modalità asincrona, cioè con la semplice trasmissione dei documenti per via telematica tra le amministrazioni partecipanti). I risultati dell’attività di semplificazione riguardano anche altri servizi al cittadino: in un anno sono state attivate mille e 52 carte di servizio Cns e 998 firme digitali. Per affrontare i cambiamenti legati all’istituzione del Suape, la Regione ha fornito assistenza e formazione a 2mila e 746 operatori comunali, 200 amministratori locali e 238 professionisti e tecnici. Tutte le attività del Suape sono telematiche: cittadini e imprenditori si avvalgono dello sportello on line su www.sardegnaimpresa.eu.

«Stiamo lavorando per semplificare la vita di cittadini e imprese di fronte alla burocrazia e oggi mettiamo un altro tassello importante nell’attuazione del nostro programma», dice il presidente della Regione, Francesco Pigliaru. «Grazie al Suape, che incontra l’approvazione crescente degli utenti ed è sempre più utilizzato, in Sardegna presentare una pratica e farsela approvare è molto più facile e veloce che in passato», prosegue. «La burocrazia è una foresta intricata e noi lavoriamo per abbattere gli ostacoli, ma per aprire i sentieri giusti serve la partecipazione di chi fruisce di questi servizi – aggiunge – ecco perché, seguendo le migliori pratiche europee, abbiamo aperto una fase d’ascolto». Da qui l’annuncio di Pigliaru. «Fino al 31 marzo i cittadini potranno segnalarci i principali problemi che incontrano – conclude il presidente – per stabilire al meglio quali norme semplificare con la prossima legge prevista per giugno».

A gestire la partita della semplificazione e la significativa rivoluzione avviata con a nascita del Suape è l’assessorato regionale dell’Industria. La giunta è intervenuta di recente sulle direttive del Suape approvate un anno fa. Da febbraio 2017 gli uffici del Servizio Semplificazione dell’assessorato dell’Industria le hanno sottoposte a controllo e verifica, per migliorarle e risolvere alcuni problemi di interpretazione, in particolare nei settori dell’Urbanistica e della Sanità. Il risultato è l’approvazione di una delibera, proposta dall’assessora Maria Grazia Piras di concerto con gli assessori Cristiano Erriu e Luigi Arru, grazie alla quale si aggiornano le direttive e si fa chiarezza su diversi procedimenti. «Abbiamo messo in atto una rivoluzione silenziosa ma efficace, che sta portando enormi benefici ai cittadini e alle imprese», conferma l’assessora regionale Maria Grazia Piras. «Il bilancio di questo anno e mezzo è molto positivo e lo testimoniano i numeri del Suape». Come ricorda l’assessora, «la Sardegna è stata la prima Regione in Italia a essersi dotata di una legge per la semplificazione, introducendo nell’ambito della propria autonomia norme di applicazione della legislazione nazionale». ma a Maria Grazia Piras non basta. «Vogliamo essere una Regione virtuosa e ci siamo posti obiettivi ambiziosi anche per il 2018 – conclude l’assessora – l’investimento sulla nuova piattaforma Suape consentirà di dare risposte sempre più efficienti e al passo con le richieste dei sardi».

Novità anche sulle direttive che riguardano le sanatorie edilizie. Vengono mantenuti il punto unico di contatto e la possibilità di un’unica pratica per la sanatoria contestuale a un nuovo intervento. Altra novità: non si applica il procedimento in Conferenza di servizi perché non si concilia con un procedimento di sanatoria. Le nuove direttive chiariscono anche che ogni ufficio mantiene le proprie competenze e il SUAPE è l’interlocutore unico con il cittadino. Con le disposizioni precedenti, le sanatorie entravano per la prima volta nel procedimento unico SUAPE attraverso il procedimento in conferenza di servizi, il quale aveva creato difficoltà di applicazione e disomogeneità nel territorio regionale. Le difficoltà riguardavano in particolare il significato giuridico da attribuire al silenzio in caso di ritardo, la necessità del calcolo della sanzione, non possibile per il SUAPE, e il ruolo dello stesso SUAPE e dell’Ufficio tecnico comunale in merito a chi dovesse indire o firmare il provvedimento.

Le nuove direttive intervengono sull’articolo che riguarda i progetti non conformi allo strumento urbanistico. Ora sarà possibile presentare contestualmente la pratica di variante e di realizzazione del nuovo intervento. In tal modo, si richiederà la variante solo e in relazione a un intervento autorizzabile. L’imprenditore risparmierà tempo e avrà maggiori garanzie di realizzabilità dell’opera. Le direttive precedenti, invece, prevedevano la richiesta a monte della variante e solo in una fase successiva la presentazione della pratica per la realizzazione degli interventi. Le nuove direttive, inoltre, aggiornano la tabella di ricognizione dei regimi amministrativi alle norme sopravvenute, con particolare riferimento alla legge regionale 11 del 2017 in materia di Urbanistica.

Per l’assessore regionale dell’Urbanistica, Cristiano Erriu, «il disboscamento della giungla burocratica e amministrativa ha incontrato, soprattutto nell’ambito delle pratiche di concessione edilizia, il gradimento di imprese e cittadini, lo snellimento e la semplificazione hanno dimezzato i tempi di risposta della pubblica amministrazione». Il meccanismo del silenzio-assenso, poi, «ha ulteriormente sgravato i nostri uffici di alcune incombenze che allungavano l’iter delle procedure – chiosa Erriu – il Suape diventa l’unico interlocutore e gli uffici si limitano a seguire l’istruttoria».

Per quanto riguarda l’ambito sanitario, con le nuove direttive tutte le autorizzazioni rientrano nella competenza Suape e possono essere ottenute con un unico procedimento. Si eliminano così tempi lunghi, confusione e disorientamento da parte degli imprenditori. Le nuove disposizioni in materia di strutture sanitarie si applicheranno dal 1° maggio, per dare tempo agli uffici competenti di adeguarsi. I procedimenti in essere saranno completati: i provvedimenti restano validi ed efficaci e non devono essere riacquisiti nel procedimento unico. Le nuove direttive prevedono che il parere di compatibilità per le strutture socio-sanitarie sia sempre positivo e sia acquisito implicitamente con il perfezionamento del titolo abilitativo di esercizio. In pratica si segue il procedimento in autocertificazione a zero giorni. Finora non era chiaro di chi fosse la competenza nei casi “ibridi” e per anni l’apertura delle strutture integrate è stata molto problematica. «Questa riforma che riguarda la sanità e le politiche sociali riduce molto i passaggi, concentrando l’iter in un solo punto di accesso virtuale – dice – questo non vuol dire che verranno meno requisiti e standard che rappresentano una garanzia di qualità del servizio offerto ai cittadini».

La giunta guarda già ai prossimi provvedimenti in tema di semplificazione. Dal 1° marzo è online “Sardegna + Semplice”, un sondaggio per fornire alla Regione suggerimenti per la prossima legge di semplificazione. La piattaforma è su www.sardegnapartecipa.it. Può partecipare chiunque voglia segnalare una semplificazione normativa. La consultazione è anonima e si può partecipare fino al 31 marzo prossimo. A settembre di quest’anno la Giunta presenterà al Consiglio Regionale il disegno di legge con le proposte di semplificazione suggerite dai cittadini.

Per l’assessore regionale degli Affari generali, Filippo Spanu, «diamo seguito al “taglialeggi”, che ha prodotto buoni risultati e ci ha permesso di eliminare 300 provvedimenti, e puntiamo sui Testi Unici per garantire più organicità alle leggi in vigore». Secondo l’assessore «è un lavoro fondamentale nell’impegno per rendere la vita più semplice ai cittadini che si rivolgono agli uffici della pubblica amministrazione – prosegue – dallo scorso anno è operativo lo Sportello unico dei servizi digitali, che mette a disposizione di cittadini, imprese ed enti locali un punto unico di accesso a tutti i servizi da erogare attraverso il portale istituzionale». In pratica, conclude Spanu, «abbiamo creato una piattaforma che produce reali vantaggi, perché le procedure diventano più veloci e le pratiche possono essere gestite on line, ovunque e in ogni momento».

Argomenti
Sportello unico (SUAPE)
13/03/2018