Riutilizzo dei siti minerari dismessi, come cambia il processo autorizzativo

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buone notizie per i siti minerari sardi

Cambia la disciplina delle modalità di rilascio per le autorizzazioni agli interventi di riutilizzo del patrimonio minerario per fini diversi dalla coltivazione del giacimento. L’ha deciso la giunta regionale, i cui provvedimenti fissano nuovi criteri e modalità per il rilascio dell’autorizzazione e stabiliscono che deve essere acquisita con un procedimento in conferenza di servizi da avviare presso il Suape.

Nell’ambito della conferenza di servizi Suape andranno acquisiti anche il parere del Parco geominerario storico e ambientale della Sardegna e il parere consultivo dei Comuni territorialmente competenti, da esprimersi entro trenta giorni dalla richiesta. Decorso tale termine, il parere si intende acquisito.

L’esecutivo regionale ha previsto anche una disciplina transitoria per i titolari degli interventi di riutilizzo del patrimonio minerario già in essere, che hanno 180 giorni di tempo per presentare apposita istanza.

L’entrata in vigore delle Direttive coincide con la pubblicazione sul Buras, avvenuta il 7 giugno. Il coordinamento regionale Suape ha adeguato e pubblicato i moduli appositi, e in particolare il modulo e la scheda E31.

Per approfondimenti e ulteriori informazioni, consulta la delibera e le allegate direttive

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Industria
05/07/2018