Remissione in bonis, per il versamento della sanzione c’è tempo sino alla fine del mese.

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F24 Elide

La possibilità di ricorrere all’istituto della remissione in bonis attraverso il versamento di una sanzione fissa da 250 euro scadrà il prossimo 31 ottobre. La remissione in bonis è una particolare forma di ravvedimento operoso che consente di inviare comunicazioni e dati all’Agenzia delle entrate o esercitare opzioni per l’accesso a regimi fiscali agevolativi anche oltre il termine di scadenza. Per esempio, può essere utilizzata per l’invio in ritardo della comunicazione Enea per fruire delle detrazioni fiscali relative all’ecobonus, per la cedolare secca o per l’accesso al 5 per mille.

Per aderire alla remissione in bonis è necessario versare la sanzione fissa di 250 euro con modello F24 elide, compilando la sezione “Erario e altro”, utilizzando i codici tributo “8114 – Remissione in bonis” o “8115 – Remissione in bonis 5 per mille”, indicando come anno di riferimento l’anno per cui si effettua il versamento e indicando nel campo “tipo” la lettera “R”. Il pagamento della sanzione deve essere contestuale alla presentazione della comunicazione.

16/10/2018