Mobilità elettrica, la scommessa della Regione

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Immagine simbolica mobilità elettrica

La Sardegna è tra le regioni italiane che punta e investe di più nella mobilità elettrica. Lo conferma l’imminente attivazione del bando regionale per l’installazione di 600 colonnine di ricarica per auto elettriche, che saranno posizionate in 28 Comuni dell’isola in base all’Accordo di programma siglato lo scorso febbraio con i sindaci della Città metropolitana di Cagliari, della Rete metropolitana del Nord Sardegna, di Nuoro, di Oristano e di Olbia, per un appalto da quasi 8milioni di euro. Nei giorni scorsi l’argomento è stato al centro di un incontro promosso a Cagliari dalla Centrale regionale di committenza, al quale hanno partecipato il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, l’assessora regionale dell’Industria, Maria Grazia Piras, e gli operatori economici che hanno inviato le manifestazioni di interesse o hanno fatto richiesta per partecipare alla fase delle consultazioni preliminari di mercato.

«Gli investimenti sulla mobilità elettrica sono una nostra priorità, lo dimostra l’inserimento nel Patto firmato col governo nel 2016, e siamo consapevoli che la transizione verso le rinnovabili è in atto, che la strada è quella, ma dobbiamo anche constatare che il passaggio sta avvenendo ovunque più lentamente di quanto immaginato», dichiara Pigliaru. «Le istituzioni devono creare le condizioni per accelerare il processo, dalla cui velocità dipendono miglioramenti importanti per la salute e l’economia – prosegue – perché crea moltiplicatori importanti in alta tecnologia». E secondo il presidente, «per una Sardegna che vuole presentarsi al mondo come regione sostenibile è un valore aggiunto ed è cruciale raggiungere l’obiettivo sviluppando, nel più breve tempo possibile, mobilità sostenibile a prezzi contenuti».

Come precisa l’assessora Piras, «la mobilità elettrica è nel piano energetico regionale perché è una tecnologia “saving” sia sul piano energetico che ambientale». Secondo lei, «è una strada segnata e in questo contesto la tecnologia va molto veloce». Ecco perché «auspichiamo che la struttura amministrativa svolga le procedure con la massima celerità possibile – conclude – mentre alle aziende chiediamo di osare un po’, facciamo insieme una scommessa che il mondo ci dice essere vincente».

Argomenti
Energia, Ambiente e salute
08/10/2018