La missione di Janas Food: portare l'eccellenza alimentare sarda nel mondo con un click

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i prodotti janas food

Portare l’eccellenza enogastronomica sarda nelle case degli amanti del buon cibo di tutto il mondo. È la sfida portata avanti da cinque anni da Janas Food, una società di Sassari specializzata nel commercio al dettaglio di prodotti agroalimentari e vitivinicoli selezionati in giro per la Sardegna. Si tratta di un caso straordinario in cui una azienda privata produce utili scommettendo sul valore intrinseco dei prodotti di qualità, ma anche sulla capacità dei propri fondatori di costruire un modello di business capace di mettere insieme piccole e medie realtà artigianali che altrimenti avrebbero grossa difficoltà a varcare il Tirreno o i confini nazionali. Una sorta di club di prodotti alimentari che punta tutto sull’eccellenza isolana e promuove la Sardegna nel mondo attraverso la commercializzazione di uno dei suoi principali patrimoni: il cibo.

Il progetto, la sua realizzazione, la sua crescita e le sue prospettive di sviluppo le racconta a SardegnaImpresa l’imprenditore Rodolfo Pes di San Vittorio, che dopo aver maturato una vasta esperienza aziendale girando il mondo e guidando importanti multinazionali ha scelto di tornare nell’isola e di dare vita al progetto di cui è socio e co-fondatore insieme alla moglie Laura Cosentino, chef Gambero Rosso, esperta nel ramo del food e dell’e-commerce.

«Janas Food è una srl con un elevato grado di innovatività organizzativa e persegue l’obiettivo di portare a casa di tutti i consumatori l’eccellenza sarda», racconta Rodolfo Pes di San Vittorio. «Attraverso la tipologia businees to consumer portiamo a casa dei consumatori prodotti di alta qualità, prevalentemente artigianali, riducendo la catena distributiva a un solo soggetto, che siamo noi», aggiunge. Dedita esclusivamente ad agroalimentare ed enogastronomia, Janas Food ha concentrato le sua attenzioni sull’eccellenza della gastronomia e dell’enologia sarda. «In cinque anni abbiamo testato diversi produttori, li selezioniamo e li vendiamo utilizzando il nostro background, che ci ha permesso di sviluppare competenze in diversi ambiti aziendali», dice. Rodolfo Pes vanta una ampia esperienza in campo industriale, è stato alla guida anche di società quotate in borsa e ha lavorato tanto all’estero. Laura Cosentino è chef Gambero Rosso e ha maturato una grande esperienza nel food. «Unendoci abbiamo messo a regime queste esperienze attraverso un canale di cui già disponevamo, dato che avevamo già un’azienda che lavorava nel settore vendite per una compagnia telefonica – spiega – utilizzavamo come canale di vendita diretta proprio il telefono, perciò disponevamo già di forza lavoro formata e di una struttura orientata alla vendita e all’assistenza clienti».

Sembra semplice, ma non lo è per niente. Descritto dal suo ideatore, il progetto di Janas Food si riassume in pochi passaggi, quasi automatici. «Si selezionano i produttori in base ai loro metodi e alla loro filosofia aziendale, poi si selezionano i prodotti, che infine vengono stoccati, confezionati e spediti a casa dei clienti», è in sintesi quel che fa l’azienda sassarese. In realtà dietro c’è un super-lavoro sia sul piano dell’organizzazione che dello sviluppo di competenze e anche di credibilità costruita sul campo. «Abbiamo iniziato con i brand dei produttori, poi il modello di business ha subito delle trasformazioni – conferma – abbiamo iniziato a intervenire sulle ricette dei prodotti, condividendo delle linee guida sulla genuinità nella filiera corta dei prodotti di qualità». Tanto per intenderci, per Janas Food il sugo è solo quello con pomodori coltivati in Sardegna, idem per i carciofi da conserva o per la trasformazione della bottarga anche di muggini allevati in altre aree. «È così che si è passati dalla selezione dei prodotti alla realizzazione di prodotti con nostra ricetta e nostro brand – afferma Pes di San Vittorio – oggi abbiamo 150 referenze di prodotti a nostro marchio che vendiamo attraverso l’e-commerce e proteggiamo con la registrazione del marchio su tutto il territorio europeo».

Affinare il prodotto e il modello ha comportato un ulteriore sforzo nel campo del packaging, dell’etichettatura e della comunicazione, ma ora «chi vuole consumare sardo d’eccellenza in tutto il mondo può andare nel nostro sito e servirsi – continua il fondatore di Janas Food – i nostri clienti sono gli amanti del buon cibo, che sappiano riconoscere il valore della qualità rispetto ai prodotti industriali».

La crescita esponenziale degli affari ha imposto una riorganizzazione, dall’apertura di una sede più grande al reclutamento di figure specializzate nel campo del marketing, in tutte le sue sfaccettature. «La nostra linea di prodotti continua a essere proposta attraverso i canali diretti, in primis al telefono, con tanto di numero verde per chiunque ci voglia contattare dopo essere stato raggiunto dalla nostra attività di marketing – spiega ancora – che facciamo online e offline o attraverso le campagne attive per acquisire nuovi clienti». Il sito e-commerce è dotato delle più avanzate tecnologie ed è integrato con il comparto della logistica e degli spedizionieri. «È tutto tracciato attraverso sistemi di automatismi», riferisce. «Non potrebbe essere altrimenti, dato che ormai siamo sopra le 20mila spedizioni l’anno e abbiamo necessità di seguire e soddisfare il cliente con sistemi automatici per monitorare il percorso del prodotto sino alla sua consegna e anche oltre – prosegue – per sincerarsi della sua soddisfazione e per fare in modo che si senta davvero al centro della nostra attenzione, come in effetti è».

Janas Food resta una scommessa perché guarda sempre più lontano. «Vendere in Sardegna o in Italia è reso possibile dalla chiara connotazione che hanno i prodotti alimentari sardi», spiega citando per esempio bottarga, pane carasau e formaggio. «All’estero il made in Sardegna non ha la stessa forza commerciale, perciò è fondamentale lavorare davvero sull’eccellenza e dotarsi dei migliori strumenti e delle migliori professionalità per promuoverla e venderla», è la ricetta che per ora ha dato i maggiori riscontri nel centro e nel nord Europa e negli Stati Uniti, grazie anche alle partnership stabilite nel campo della logistica, che consentono di recapitare un prodotto a New York in 48 ore.

Argomenti
Turismo, Internazionalizzazione ed export, Agricoltura, Piccole e medie imprese
18/01/2019