Ispettorato del lavoro, è guerra aperta al dumping contrattuale

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Guerra aperta al dumping contrattuale

Proseguono su tutto il territorio italiano i controlli a tappeto attraverso cui l’Ispettorato nazionale del lavoro intende arginare il fenomeno del dumping contrattuale. L’azione di contrasto, iniziata lo scorso gennaio, è rivolta in particolare alle attività del settore terziario, dove è più frequente l’accertamento di violazioni contributive o il ricorso a istituti contrattuali flessibili, pur in assenza delle condizioni di legge.

L’attività dell’Ispettorato si concentra nei confronti delle imprese che non applicano i contratti “leader” sottoscritti da Cgil, Cisl e Uil e ricorrono a quelli stipulati da organizzazioni sindacali che nel settore risultano comparativamente meno rappresentative. Fermo restando la libertà sindacale, la fruizione di benefici come il ricorso a forme contrattuali flessibili è ammesso a condizione che si applichino i contratti “leader” per il proprio settore, che vanno utilizzati sempre per l’individuazione degli imponibili contributivi. Chi non li applica incorrerà in sanzioni amministrative, omissioni contributive e trasformazione a tempo indeterminato dei rapporti di lavoro flessibili. Anche i soggetti committenti risponderanno in solido con le imprese ispezionate degli effetti delle violazioni accertate.

Argomenti
Formazione e risorse umane
04/07/2018