Imprese, 20 milioni di euro per progetti di grandi infrastrutture e iniziative di innovazione

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Immagine simbolica innovazione

Ammontano a venti milioni di euro le risorse che serviranno a finanziare progetti di grandi infrastrutture, iniziative di innovazione proposte dalle imprese, in collaborazione con organismi di ricerca regionali, e un bando per la ricerca di base.
I fondi sono stati deliberati dalla Giunta regionale nei giorni scorsi, su proposta dell’assessorato della Programmazione. Nello stanziamento convergono tre linee di finanziamento: 9 milioni di risorse Fsc dal Patto per la Sardegna, 5 milioni della legge regionale 7 e, infine, 6 milioni di Sardegna Ricerche.

Il bando per la ricerca di base, che sarà finanziato con 6 milioni di euro, verrà pubblicato da Sardegna Ricerche entro e non oltre il 20 febbraio e sarà preceduto da un avviso nelle prossime ore. I progetti dovranno essere incentrati sulle seguenti aree: scienze matematiche e informatiche, fisiche, chimiche, biologiche, della terra, mediche, agrarie e veterinarie, Ingegneria civile e Architettura, Ingegneria industriale e dell’informazione, Scienze dell’antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche, scienze storiche, filosofiche e pedagogiche, psicologiche, giuridiche, economiche e statistiche, politiche e sociali.
Al bando potranno partecipare docenti o ricercatori universitari, personale strutturato di enti pubblici di ricerca con sede operativa in Sardegna, personale strutturato delle Aziende sanitarie e ospedaliere regionali.
I progetti approvati potranno essere finanziati con una somma tra i 90 e i 110mila euro ciascuno, e dovranno essere realizzati entro 24 mesi.

Fra i progetti più importanti, destinatari di finanziamenti Fsc, rientrano il SarGrav e Aria. Con il primo, la Sardegna, con l’Università di Sassari, sostenuta dal Miur e dall’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn), si è candidata a ospitare un Centro europeo per l’osservatorio delle onde gravitazionali nella miniera di Sos Enattos a Lula attraverso l’Einstein Telescope, anche con lo scopo di entrare nella lista delle infrastrutture di ricerca riconosciute a livello europeo.
Il secondo progetto Aria, portato avanti da Carbosulcis con UniCa e Infn, prevede l’installazione nel  pozzo di una colonna di distillazione criogenica dell’altezza di 350 metri e porterà, tra l’altro, alla produzione di isotopi del gas argon, richiesti in grande quantità perché essenziali per lo studio della materia oscura all’interno del programma nazionale Darkside.

Argomenti
Ricerca e innovazione
15/02/2019