Il XVI Rapporto Ismea sulle produzioni agroalimentari e vitivinicole Igp e Dop delinea un quadro positivo per i prodotti italiani, aumentati nel 2017 sia in termine di valore della produzione che di esportazioni. Il sistema italiano Dop e Igp, sia Food che Wine, comprende 882 marchi con un valore di produzione di 15,2 miliardi di euro (+2,6% rispetto al 2016) e un fatturato complessivo pari al 18% dell’intero settore agroalimentare italiano. Per ciò che concerne l’export, le indicazioni geografiche hanno raggiunto un valore di 8,8 miliardi di euro (+4,7% rispetto al 2016). Le esportazioni dei prodotti IGP e DOP rappresentano il 21% dell’export agroalimentare italiano.
Nel 2017, il settore Food – formaggi, carni, ortofrutticoli, aceti balsamici, oli di oliva – cresciuto del 3,3% rispetto all’anno precedente, sfiora i 7 miliardi di euro (+46% negli ultimi 10 anni) per valore di produzione. L’export, in aumento del 3,5%, raggiunge i 3,5 miliardi con un amento del 234% se si considerano gli ultimi 10 anni. I principali Paesi di destinazione dell’export sono la Germania (20,2%), gli Stati Uniti (17,9%), la Francia (14,6%), il Regno Unito (7,3%) e la Spagna (4,3%).
Nel 2017, il settore Wine ha raggiunto gli 8,27 miliardi di euro (+2% sul 2016) di valore di produzione e i 5,26 miliardi di valore all’export con una aumento del 5,8 sul 2016. Molto richiesti all’estero sono i vini spumanti. I Principali Paesi di destinazione dell’export sono gli Stati Uniti (1,31 miliardi di euro), la Germania (802 milioni), la Gran Bretagna (754 milioni), la Svizzera (323 milioni) e il Canada (318 milioni).
In Sardegna, il comparto conta oltre 18 mila operatori (16 mila nel settore Food e 2 mila nel settore Wine) per un valore di produzione di 300 milioni di euro con 41 prodotti (24 DOP e 17 IGP). Il valore del settore Food è di 193 milioni di euro, mentre quello del settore Wine è di 107 milioni. Tra le province sarde, Sassari è al primo posto per valore di produzione in entrambi i settori (76,3 milioni il settore Food e 40,4 milioni il settore Wine).
Nonostante questi dati positivi per i prodotti IGP DOP italiani, la tutela delle indicazioni geografiche a livello internazionale rimane scarsa a causa delle numerose divergenze e la diversità dei sistemi giuridici. L’Unione Europea si è adoperata per proteggere le proprie indicazioni geografiche a livello internazionale: negli accordi commerciali negoziati o in corso di negoziazione con i maggiori partner (es. Canada, Giappone, Corea del Sud) ha inserito norme per la tutela di tali prodotti.