I vantaggi delle certificazioni ambientali

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Certificazioni ambientali

Le certificazioni ambientali sono sistemi di gestione a carattere volontario finalizzati al miglioramento continuo delle performance ambientali dell’impresa attraverso il riesame periodico delle procedure. Il perseguimento delle certificazioni ambientali ispira l’impresa a seguire un percorso virtuoso che, andando al di là del rispetto della normativa di settore e della necessità di scongiurare l’applicazione di pesanti sanzioni, contribuisce al miglioramento dell’organizzazione interna attraverso una gestione più strutturata. Ne deriva un vantaggio in termini di immagine dell’impresa in un’epoca in cui la sensibilità verso le tematiche ambientali è sempre più diffusa e radicata.

I vantaggi delle certificazioni ambientali non si limitano alle performance “verdi” o all’organizzazione dell’azienda, ma sono previsti incentivi economici diretti sotto forma di finanziamenti per l’ottenimento delle certificazioni o sconti nei costi da sostenere per garanzie finanziarie o diritti di istruttoria.

Ad esempio, l’importo delle garanzie finanziarie per le imprese della filiera dei rifiuti (trattamento, trasporto, bonifiche e intermediazione) è ridotto del 40% per le imprese certificate ISO 14001 e del 50% per le imprese registrate EMAS. Le imprese in possesso delle certificazioni ambientali possono inoltre rinnovare le autorizzazioni con una semplice autocertificazione.

In caso di Aia, Autorizzazione integrata ambientale, la durata dell’autorizzazione in assenza di certificazioni è di dieci anni, ma viene estesa a quattordici anni per le imprese certificate ISO 14001, per arrivare a sedici anni per quelle registrate EMAS. Sono inoltre previste riduzioni delle tariffe di istruttoria fino a 2mila e 500 euro per le aziende certificate ISO 14001 e fino a 4000 euro per le imprese registrate EMAS, riduzioni che diventano rispettivamente di 5mila e 8mila euro in caso di rinnovo.

Ulteriori vantaggi riguardano migliori punteggi ottenibili negli appalti verdi (green public procurement, GPP) e la priorità nell’assegnazione di derivazioni di acque pubbliche e una minore frequenza dei controlli e delle ispezioni.

Argomenti
Ambiente e salute
14/04/2017