Contraffazioni addio, ora basta un click per scoprire se l'acquisto è "Autentico"

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i titolari di autentico

Più del mercato e delle sue sfide globali, oggi per le imprese che puntano sul proprio marchio come garanzia di qualità i veri nemici sono i contraffattori, i prodotti “tarocchi” e i mercati paralleli. La vasta competenza acquisita dall’isola in tema di innovazione dei servizi ad alto contenuto tecnologico ha fatto da terreno fertile alla nascita di un’iniziativa che punta a difendere il “made in” e a tutelare non solo i produttori, ma anche i consumatori. L’idea che punta a rivoluzionare la lotta alla contraffazione attraverso il contributo del destinatario finale della filiera produttiva e commerciale si chiama Autentico. A raccontarla a Sardegna Impresa è Diego Lai.

Da quanto esiste Autentico e in cosa consiste?

Autentico è una srl nata nel del 2017 per fornire soluzioni innovative nell’anticontraffazione dei prodotti e nella difesa dal mercato parallelo. È la società proprietaria di “Autentico Nfc”, una soluzione che consente al produttore di tracciare ogni suo prodotto – specie nel settore agroalimentare e nella moda – con l’uso di etichette elettroniche leggibili da moderni smartphone. Prima dell’acquisto, il consumatore può verificare l’autenticità del prodotto tramite la app, gratuita, e indicarne la posizione geografica.

Quando e come sono nati la sua mission e il suo core business?

Da molto prima della costituzione della società, raccogliendo una diffusa domanda per un prodotto del genere. Ovviamente la missione aziendale è quella di disporre di una soluzione in continuo miglioramento ed efficientamento, in modo da poter soddisfare le esigenze di ogni utente e assecondare le evoluzioni del mercato.

Qual è il grado di innovazione – tecnologica, di sistema o comunicativa – e quanto ha influito sui risultati?

“Autentico Nfc” risolve definitivamente il problema della contraffazione dei prodotti. Il macchinario “Insert Label Machine” è in grado di applicare i tag direttamente sulle etichette dei prodotti, rendendo implementabile la tecnologia Nfc anche su produzioni di milioni di elementi annui. Risolviamo quindi il problema della reale applicabilità della tecnologia Nfc sulla produzione industriale, mantenendo dei costi molto bassi con il massimo del risultato.

Quanto è radicata nel territorio, in termini sociali ed economici?

L’azienda propone una soluzione nata per le cantine vinicole. La Sardegna è notoriamente vocata per questo tipo di prodotto ed è la terra di una decina di cantine che oggi sono al top in Italia. Ma Autentico tutela tutti i produttori regionali e nazionali che vogliano esportare in assoluta tranquillità.

I livelli occupazionali sono stabili o in crescita? E confidate che le strategie elaborate più di recente possano favorire ulteriormente la crescita degli occupati?

I livelli occupazionali sono in crescita. Nel 2018 prevediamo l’introduzione di tre unità, ma in base all’acquisizione dei clienti potrebbe essere necessario integrarne altri anche nella parte operativa.

In che cosa investire in Sardegna ha rappresentato un plusvalore?

La Sardegna, contrariamente a quanto si pensa, ha tanto da offrire all’impresa. Ci sono diverse iniziative portate avanti da Regione, Sardegna Ricerche e associazioni di categoria che supportano le iniziative imprenditoriali e ne assecondano la crescita e lo sviluppo. Per esempio Autentico ha avuto la possibilità, grazie all’edizione 2016 di “Sinnova”, di accedere a un incubatore d’impresa con cui cresce e si sviluppa. E ancora, grazie al “Voucher Startup” di Sardegna Ricerche, Autentico sta acquisendo nuove risorse. E infine, grazie all’assessorato regionale dell’Industria abbiamo partecipato, tra il 2017 e il 2018, a tre missioni imprenditoriali a Los Angeles, Singapore e Las Vegas.

Quali sono gli aspetti da migliorare?

L’insularità è un gap che incrementa i costi per la logistica, dallo spostamento di materie prime e alla possibilità di raggiungere determinate zone d’Italia.

Quali sono gli obiettivi a breve, media e lunga durata?

Lavoriamo quotidianamente all’efficientamento del prodotto e all’acquisizione di clienti. Siamo impegnati in diverse fiere nazionali per aprire nuove opportunità. A medio e lungo termine puntiamo a internazionalizzarci.

Esiste la possibilità che il vostro esempio possa ispirare altre realtà e la strutturazione di un vero e proprio distretto? Quanto è realisticamente fondata?

Certamente, lo sviluppo di idee di impresa passa sempre attraverso casi di successo o di riferimento che, in un certo senso, incitano l’ingresso nel mercato. La presenza in un ambiente stimolante come un distretto che funga da incubatore ha notevoli vantaggi, sia nel supporto che si può avere, sia nella contaminazione tra aziende.

Le politiche comunitarie, quelle nazionali e quelle regionali hanno rappresentato un’opportunità? Cosa consiglierebbe a chi vuole iniziare a fare impresa per non farsele sfuggire?

Sì, sono una grossa opportunità, i bandi di sostegno alle imprese possono essere determinanti per il successo di un’idea. Il nostro consiglio è di vivere ogni giorno l’impresa anche con le relazioni verso enti come Sardegna Ricerche, Regione e con associazioni di categoria. È fondamentale restare informati su quello che si può richiedere a supporto dello sviluppo dell’impresa.

Argomenti
Ricerca e innovazione
17/02/2018